Qualche giorno fa, i
giornali hanno titolato l’aggressione ad una sedicenne straniera,
stuprata dal branco nella notte del 14 Aprile a Cosenza. La ragazza, che
trascorreva la serata con un gruppo di
amici, ha conosciuto, in un locale,
alcuni ragazzi (forse italiani), i quali l’hanno portata in un
appartamento e li, dopo averle fatto assumere sostanze stupefacenti, hanno
consumato l’orribile stupro. Pare che il 2012, riguardo agli stupri, si sia
aperto tristemente in Calabria: il 24 Gennaio, una quarantenne romena è stata
aggredita a Reggio Calabria, da un ragazzo indiano, che cercò di abusare di
lei, volendo ripetere uno stupro , già procuratole qualche tempo fa; il 23
Febbraio , una ragazza romena è stata violentata a Rossano (cs) da quattro
immigrati indiani. Insomma, violenze che si ripetono a breve distanza l’una
dall’altra, sintomatiche di un’emergenza sociale in continua crescita. Si
distingue un 20% degli stupri riguardanti le donne straniere, ma le violenze
sessuali coinvolgono le donne in generale e non si tratta sempre e
solo di stupri di strada; è importante sottolineare anche le violenze compiute
tra le mura domestiche! Quindi, è doveroso , porsi delle domande sulla società
di oggi, dove l’uomo progredisce nella scienza, nelle tecnologie, ma forse
regredisce sul piano dei valori: “homo, homini, lupus”. E’ terribile costatare questo “incattivirsi”
degli uomini e vedere quella che si credeva una civiltà conquistata,
sgretolarsi contro simili barbarie; è terribile che le donne, dopo anni di lotte
e conquiste sociali, siano ancora oggi
considerate, oggetto di possesso e
sfruttamento! Probabilmente, il
capitalismo sfrenato degli ultimi tempi, ha influenzato il modo di vivere
dell’essere umano, che conduce sempre più una vita improntata sulle modalità
dell’ “avere”. Un avere che si traduce
in avidità, cupidigia e cattiveria nei confronti dei più deboli, che debbono
essere necessariamente “inghiottiti” dai
“forti possessori”…insomma, una serie di disvalori che cozzano con la
pace, con la solidarietà, con la giustizia e con quell’ autentica civiltà e
democrazia, che ancora non si è del tutto concretizzata. In questa società malata di consumismo e
priva di veri valori, le donne rappresentano quei soggetti deboli che vengono inghiottite da questa trasformazione
selvaggia, operante nell’animo
umano. Molto spesso, le violenze
sessuali subite, non vengono denunciate e cosi una donna, per paura o per vergogna, si ritrova ad
essere vittima di situazioni sommerse e ad
urlare un dolore, in questo mondo troppe volte sordo! Perciò, i
comunisti italiani porgono le orecchie a simili ingiustizie, andando oltre la
denuncia dell’emergenza economica che si
è affermata nel nostro paese e soffermandosi su un’emergenza ancora più grave,
che coinvolge la nostra società: l’emergenza democratica! Non può esistere una società armoniosa se
mancano i valori cardine sui quali dev’essere improntata e il rispetto per
l’essere umano è un valore imprescindibile! Occorre quindi reimpostare certi
valori, per i quali la donna, non venga più costretta ad orribili soprusi e lesa nella sua dignità
di essere umano, ma sia libera di vivere
esprimendo la sua preziosa essenza!
Fortunatamente, il 2012, è anche l’anno in cui la Calabria lancia un
monito positivo in simili vicende di abusi sessuali sulle donne: è l’anno in cui, Anna Maria
Scarfò, la ventiseienne del paesino di San Martino di Taurianova (RC), stuprata
a tredici anni, oggi dice “ non mi sento più sola”! Infatti, dopo svariate violenze
e persecuzioni subite, Anna Maria dà un senso al coraggio che le ha permesso di
ribellarsi e di denunciare per avere giustizia; dà un senso al suo vissuto
fuori dalla Calabria, per essere protetta da minacce e vendette conseguenziali
alla sua denuncia! Oggi, Annamaria ritrova una parte nuova della Calabria, non
quella omertosa e gretta che l’ha stuprata nell’animo, ma quella viva e solidale che ha voglia di riscattarsi
da simili ingiustizie! Ecco, questo è il
modello di società veramente civile e democratica, per la cui realizzazione
occorre lottare!
Daniela
Labate
Coordinatrice
Provinciale Federazione Giovanile
Comunisti Italiani – Reggio Calabria
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