L’Assessore
regionale all’Ambiente Francesco Pugliano – informa una nota dell’ufficio stampa
della Giunta - ha presentato, nella sede del Dipartimento a Catanzaro, le linee
guida per la redazione dei “piani di caratterizzazione dei siti potenzialmente
contaminati” per il superamento della procedura d’infrazione comunitaria
2003/2077 causa C-135/05. All’incontro erano presenti i Sindaci dei 29 Comuni
calabresi attuatori e beneficiari dei finanziamenti, con i rispettivi tecnici.
Le linee guida, già approvate dalla Giunta regionale, sono state realizzate dal
Dipartimento Ambiente della Regione con il supporto tecnico-scientifico
dell’Arpacal. Alla presentazione hanno preso parte, inoltre, il DG del
Dipartimento Ambiente Bruno Gualtieri e il Direttore generale dell’Arpacal
Sabrina Santagati. I finanziamenti previsti per le infrazioni sono i 43 milioni
di euro ottenuti nel Piano per il Sud, già deliberati dal Cipe il 30.04.2012
che si aggiungono ai 45 milioni di euro (POR Calabria FESR 2007-2013) destinati
ai 18 siti ad alto rischio. Le linee guida sono state redatte con lo scopo di
definire uno standard di riferimento per lo sviluppo logico delle attività
finalizzate alla perimentrazione e caratterizzazione ambientale di un’area
nella quale si hanno, o si sospetta di avere, evidenze di contaminazione. Con
particolare riferimento alla fase di caratterizzazione, il documento si
configura come linee guida, a cui i progettisti dovranno attenersi nella
redazione del Piano di caratterizzazione ambientale, a partire
dall’impostazione della relazione tecnica e documentale relativa alla fase di
perimetrazione ed alla redazione della proposta di piano di indagine
ambientale. Tutti passaggi svolti dalle Amministrazioni comunali avranno
comunque il supporto tecnico del Dipartimento Ambiente della Regione.
“Abbiamo
presentato - ha dichiarato l’Assessore
Pugliano - ai Sindaci dei Comuni interessati, con i relativi tecnici, le linee
guida per la predisposizione e la definizione dei piani di caratterizzazione
necessari e propedeutici alle attività ed interventi di bonifica dei siti
sottoposti ad infrazione comunitaria. Si tratta di 29 Comuni per 31 interventi,
per altrettante infrazioni comunitarie, inserite nella sentenza del 2007 della
Corte di Giustizia Europea. In Italia sono 255 le discariche dismesse e non
ancora bonificate, di queste 43 sono in Calabria. C’è la necessità di
uniformare le attività, sapendo che le convenzioni, già siglate con i Comuni,
stabiliscono tempi, responsabilità e procedure. La Regione – ha aggiunto
l’Assessore all’Ambiente Pugliano – sin dal nostro insediamento, ha
responsabilmente dato priorità al superamento di queste infrazioni, chiedendo
molta attenzione nel Piano per il Sud per avere le risorse necessarie per le
bonifiche. Questo ci potrebbe consentire, una volta superate le infrazioni, di
non incorrere nelle sanzioni già richieste per l’Italia.
Da questi piani uscirà fuori anche il livello di rischio, per poi arrivare
agli interventi di bonifica. La Regione
rimarrà a supporto delle stesse amministrazioni comunali per non rischiare di
perdere queste risorse che sono da utilizzare in tempi ristretti. La Calabria
non potrebbe permettersi di sostenere la ripartizione delle multe comminate
allo Stato Italiano, che sicuramente poi si ripercuoterebbero sulle Regioni
inadempienti, in caso di mancata bonifica dei siti. I dirigenti del Dipartimento
Ambiente e dell’Arpacal redigeranno, inoltre, un crono programma per le fasi
successive. Parte dunque la fase operativa. Sempre nella stessa giornata - ha
concluso l’Assessore Pugliano - insieme ad Arpacal, abbiamo tenuto a Crotone un
workshop sui rischi di radioattività anche nel campo dei rifiuti, annunciando
l’implementazione dei servizi garantiti da Arpacal nei piani di monitoraggio e
controllo sui rischi di tale inquinamento, attraverso il potenziamento della
rete strumentale di laboratorio. Faremo partire, quindi, delle azioni di
sostegno alla prevenzione ed informazione sui rischi ambientali in parallelo
alla massiccia attività di disinquinamento del territorio calabrese”.
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