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venerdì 15 febbraio 2013

Last News Calabria (ore 13:30)

BILANCIO UE: COESIONE, A ITALIA 29,6 MLD DA IMPIEGARE IN 7 ANNI (AGI) - Roma, 15 feb. - "In un contesto europeo dove i fondi totali per la coesione sono stati inappropriatamente ridotti in termini reali dell'8%, l'Italia e' riuscita ad assicurarsi un pur lieve incremento: dai 29,4 miliardi di euro del 2007-2013 a un valore di circa 29,6 del prossimo periodo (entrambi a prezzi 2011)". E' quanto si legge in una nota del ministero per la Coesione territoriale in cui si sottolinea che "questo risultato e' stato conseguito grazie al recupero di 2,3 miliardi di euro ottenuto rispetto alla proposta del presidente del Consiglio europeo del 13 novembre scorso per le 5 regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia). Cio' ha portato l'importo complessivo per quest'area a 20,5 miliardi di euro. Mezzo miliardo dell'incremento negoziato e' destinato alle aree interne di queste regioni, per le quali si sta lavorando a una strategia dedicata". 

AGENDA DIGITALE: MISE, AL VIA BANDI PER 900 MLN PER AZZERARE DIGITAL DIVIDE SVILUPPO BANDA LARGA PER 7 MILIONI DI ITALIANI, 5MILA NUOVI POSTI LAVORO Roma, 15 feb. (Adnkronos) - Al via bandi per oltre 900 milioni di euro (di cui 237 privati) per contribuire ad azzerare il digital divide (almeno 2 mbps a tutti i cittadini) e accelerare lo sviluppo della banda ultralarga (da 30 mbps a 100 mbps) per circa il 40 % dei cittadini della Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Sicilia. Lo comunica il ministero dello Svilippo economico. I bandi porteranno la banda larga a 2,8 milioni di cittadini residenti in 3600 localita' in tutta Italia e la banda ultralarga a 4 milioni di cittadini residenti in 180 comuni del Sud Italia. "Tale iniziativa puo' rappresentare una forte spinta per l'intera filiera delle telecomunicazioni, per il settore dell'impiantistica civile e dell'elettronica, generando circa 5000 nuovi posti di lavoro" si legge in un comunicato del ministero. L'investimento di 900 milioni di euro potra' generare un incremento del Pil pari a circa 1,3 miliardi di euro, come dimostrato anche da studi Ocse utilizzati dalla Commissione Europea che fissano a '1,45' il moltiplicatore congiunto domanda/offerta del settore della comunicazione sull'intera economia italiana. 

'NDRANGHETA: PARLA PENTITO VARACALLI, LO SBARCO AL NORD IN UN LIBRO CON FEDERICO MONGA RACCONTO INFILTRAZIONE COSCHE (di Filippo Veltri) (ANSA) - CATANZARO, 15 FEB - Esce oggi nelle librerie di tutt'Italia ''Sono un uomo morto'', per Chiarelettere, un libro sconvolgente in cui parla il pentito che ha svelato i segreti della 'ndrangheta al Nord, soprattutto a Torino e in Piemonte. Autori sono Federico Monga e Rocco Varacalli. Federico Monga vive a Napoli dove, dal luglio del 2010, e' vicedirettore del quotidiano ''Il Mattino''. Ha lavorato per ''l'Unita''', ''La Provincia Cosentina'', il ''Giornale del Piemonte'' e ''La Stampa''. Rocco Varacalli, nato a Natile di Careri (Reggio Calabria) nel 1970, affiliato alla 'ndrangheta dal 1994, ha trafficato droga per vent'anni, a partire dal 1987. Dopo l'arresto, nel 2006, ha deciso di pentirsi e di collaborare con la giustizia. Padre di quattro figli, arrestato sette volte e condannato a 17 anni in Cassazione come mandante di un omicidio, ha vissuto in localita' segrete. Ora e' detenuto nel carcere di Torino. Dice Varacalli - che ha dedicato il libro al procuratore Bruno Caccia, assassinato dalla 'ndrangheta a Torino, e a Giancarlo Caselli ''che ha piegato la 'ndrangheta nel capoluogo piemontese'' - di avere condiviso la cella con ''gente del calibro di Rosario Barbaro, i Trimboli, i Nirta, i Morabito, che mi hanno confidato omicidi, estorsioni, intrighi con la politica e l'economia. Le ditte calabresi hanno operato in tutti i business piu' importanti: la ferrovia ad alta velocita', la nuova autostrada Torino-Milano, le Olimpiadi invernali del 2006, il porto di Imperia, solo per citare gli affari piu' clamorosi''. Varacalli ha avuto il merito di aprire agli inquirenti il 'libro' della 'ndrangheta al nord e ''Sono un uomo morto'' e' la storia della persona che per prima ha raccontato l'infiltrazione della criminalita' organizzata calabrese nel Nordovest d'Italia, in particolare in Piemonte e in Liguria. La sua storia e' una vera e propria epopea criminale che inizia in Calabria e finisce a Torino. Nel mezzo scorre una vita violenta, raccontata in prima persona e dall'interno dell'organizzazione. La sua confessione e' diventata l'architrave dell'inchiesta Minotauro che nel giugno 2011 ha portato all'arresto di 150 persone e al coinvolgimento di politici, assessori, consiglieri regionali e imprenditori. L'Alta velocita', i cantieri delle Olimpiadi invernali a Torino, la costruzione del centro commerciale Le Gru di Grugliasco (Torino), il porto di Imperia. E poi il traffico internazionale di droga dall'America del Sud all'Europa e alle grandi citta' dell'Italia del Nord, passando per l'Africa. Varacalli ha raccontato tutto: la scelta di pentirsi, le pressioni della famiglia, il disconoscimento, le minacce, le stragi e gli omicidi. E come funziona l'organizzazione. La sua testimonianza, giudicata attendibile da almeno due sentenze, e' drammatica. I processi vanno avanti e Varacalli continua a definirsi ''un morto che cammina''.

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