Già da qualche giorno i media raccontano
del passaggio ravvicinato, il 15 febbraio, dell’asteroide denominato 2012-DA14 tranquillizzando, per fortuna, i
cittadini sulla circostanza che si tratta di un passaggio assolutamente sicuro.
È comunque un
evento importante, questo, dal punto di vista scientifico perché si tratta di
un transito davvero molto ravvicinato.
Secondo l’Agenzia Spaziale Italiana passerà,
infatti, ad appena 28.000 km
dalla Terra circa un decimo della distanza Terra-Luna, al di sotto dell’orbita dei satelliti geostazionari per meteorologia e
telecomunicazioni che si posizionano a 36.000 km di altezza.
Alle 20.25 l’asteroide sorvolerà
l’Oceano Indiano orientale, al largo di Sumatra, ad una latitudine di -6° Sud ed
una Longitudine di 97.5° Est e si troverà alla minima distanza.
Il nostro ospite si fermerà con noi circa
33 ore, dalle 4:00 del 15 Febbraio alle 13:00 del 16 Febbraio e se le
condizioni meteo lo consentiranno chissà che non potremo dargli un’occhiatina
anche con un binocolo.
L’asteroide 2012 DA14 è un “sasso spaziale”
del diametro di poco superiore ai 50 metri.
L’oggetto, in termini astronomici, è
piccolo: la sua massa stimata è di circa 130.000 tonnellate; l’interazione con l’atmosfera terrestre lo
distruggerebbe in buona parte e la zona interessata alla eventuale caduta dei
frammenti superstiti sarebbe molto limitata.
Viene classificato come un Near Earth Asteroids, cioè tra gli
asteroidi la cui orbita può intersecare quella del nostro pianeta che sono
circa il 2% di quelli noti.
La maggior parte degli asteroidi sono
concentrati soprattutto tra le orbite dei pianeti Marte e Giove.
Il Planetario non poteva ignorare l’evento
e, per quello che è il suo ruolo istituzionale e scientifico, intende riportare
il fenomeno all’interno di quelle che sono le leggi fondamentali che regolano i
moti dei corpi celesti.
Il giorno 15 febbraio alle 21.00, pertanto,
ha organizzato presso il Planetario un incontro con il Dott. Maurizio Ternullo,
astronomo dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, che tratterà il tema: Le
mele cadono … e la Luna? Ed aggiungiamo noi: …e l’asteroide 2012-DA14?
Nelle biografie di vari scienziati
famosi compaiono spesso leggende che dovrebbero far capire meglio alcune cose
da loro elaborate o fatte o pensate.
Newton avrebbe scoperto la legge di
gravitazione universale quando, riposando in giardino sotto un frondoso melo, sarebbe
stato colpito sulla testa da una mela.
Perché avviene che le mele cadono sempre
perpendicolarmente a terra? - egli pensò tra sé e sé. Perché non cadono a zig
zag o non vanno verso l'alto ma costantemente verso il centro della Terra? E
perché la Luna non cade? E quanto è alto il melo a cui è attaccata la Luna?
Newton concluse che vi doveva essere una
forza, presumibilmente attrattiva, che incurvava la traiettoria dei corpi ed
intuì che la forza che tiene i pianeti in orbita attorno al Sole fosse della
stessa natura di quella che attrae gli oggetti verso la superficie terrestre; quindi
è una forza di natura attrattiva che si esercita tra i corpi dotati di massa.
Il Sole,
con la sua massa poderosa, costituisce l'attrattore principale di tutti i corpi
del Sistema: oggi
sappiamo che la forza gravitazionale
è una delle forze fondamentali della Natura.
Il Planetario con la riflessione sulla
legge di Gravitazione Universale vuole porre l’accento su quanto sia importante
integrare positivamente la Scienza nell'immenso
patrimonio dell'umanità, come valore culturale costruttivo ed umanizzante del Sapere
scientifico.
Come consuetudine, se
le condizioni meteo lo consentiranno, dopo la conferenza, seguirà dal piazzale
antistante l’osservazione del Cielo (visuale e con i telescopi) curata dagli Esperti
del Planetario.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.