Buoni libro: Giunta approva delibera per l’erogazione
alle scuole
La
Giunta comunale ha approvato la deliberazione per l’erogazione dei buoni libro
alle scuole medie inferiori e agli
istituti superiori della città per l’anno scolastico in corso (2012/2013).
Ne
dà notizia l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola
Marina Machì.
L’ammontare
del finanziamento ministeriale è di circa 480 mila euro ed è la prima volta che
i fondi vengono erogati (dal Ministero dell’Interno) direttamente ai Comuni
senza il passaggio intermedio dalla Regione.
Gli
alunni beneficiari saranno all’incirca 4.000, appartenenti a nuclei familiari
la cui certificazione ISEE non supera i 10.500 annui.
Gli
uffici del Settore Educazione del Comune, che avevano già predisposto la stampa
dei buoni libro, nei prossimi giorni provvederanno ad inviare i plichi alle
scuole. Saranno queste ultime, poi, a distribuirli alle famiglie.
Soddisfazione
è stata espressa dall’Assessore Marina Machì per la rapidità del trasferimento
dei fondi dal Ministero. “L’atto deliberativo che oggi la Giunta comunale ha
approvato – ha affermato la Machì – dà modo agli uffici preposti di far
arrivare subito i buoni libro nelle case di quelle famiglie che non sono in
grado di affrontare la spesa, sempre crescente, dei libri di testo e che grava
notevolmente sul loro bilancio”.
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Il giovane tenore Federico Veltri ospite della
Commissione cultura
A
soli vent’anni è più di una promessa del bel canto. Molto sicuro di sé, si sta
facendo strada nel mondo della lirica. Il cosentino Federico Veltri sta
cercando di bruciare le tappe della sua scalata verso il successo, un traguardo
da conquistare a fatica e per di più in un settore difficile. Ma il giovane
tenore ha le carte in regola e si presenta ben attrezzato, di una voce possente
che, ovviamente, ha bisogno di essere ancora messa a punto. E a questo sta
pensando la sua insegnante di canto, al Conservatorio “Fausto Torrefranca” di
Vibo Valentia. Tenuto a battesimo dal direttore dello stesso conservatorio
vibonese Antonella Barbarossa che lo ascoltò la prima volta in occasione di un
concerto a Cosenza, a Palazzo Arnone, e gli propose di seguirlo nella sua
istituzione musicale, Federico Veltri è ora affidato alle cure del mezzosoprano
Patrizia Patelmo, che insegna proprio al “Torrefranca” e che non perde
occasione per spronarlo: “se con quella voce non sfondi....ti spezzo le gambe”,
è il simpatico tormentone che Federico si sente ripetere continuamente.
Che
il giovane tenore cosentino abbia tutte le credenziali per diventare un buon
cantante lirico si è resa conto anche la Commissione cultura di Palazzo dei
Bruzi. Il talent scout di turno è stato, in questa occasione, il consigliere
Mimmo Frammartino che del giovane Veltri si accorse nel giugno dello scorso
anno, quando, ad un convegno organizzato dall’Associazione “Maria Cristina di
Savoia” lo sentì cantare, in un intermezzo musicale, tra i velluti della sala
“Quintieri” del Teatro “Rendano”, accompagnato al pianoforte dal maestro
Francesco Perri.
Scattò
la folgorazione e l’idea di ospitarlo in commissione cultura, nell’ambito della
collaudata rassegna “Nemo Propheta in patria”.
L’incontro
si è tenuto in questi giorni al terzo piano del Palazzo municipale, alla presenza
del Presidente dell’organismo consiliare Claudio Nigro, della Vice Presidente
Maria Lucente e degli altri componenti la commissione, Giovanni Cipparrone,
Pierluigi Caputo, Cataldo Savastano e, ovviamente, Mimmo Frammartino cui è
toccato svolgere la relazione introduttiva.
Eppure
l’attività musicale di Federico Veltri, come ha ricordato lo stesso
Frammartino, era sorprendentemente cominciata suonando prima il sax e poi
l’oboe. Poi quel fiato nei polmoni, sua dote naturale, decise di metterlo al
servizio del bel canto.
In
seguito vennero i primi concerti e i primi concorsi: quello internazionale di
Dipignano, la selezione per debuttare un’opera di Ruggero Leoncavallo
all’Apollo di Crotone, uno dei concorsi dell’Associazione “Orfeo Stillo” di Paola.
Ma
la novità più autentica è l’incisione di un disco di 10 liriche dell’800 per
voce e pianoforte, scritte e musicate dal cosentino Enrico Salfi, originariamente
pittore e padre del compositore e direttore d’orchestra Francesco Saverio
Salfi. Le liriche incise da Federico Veltri e dal pianista Francesco Perri,
veri e propri inediti, sono state recuperate dopo essere state per lungo tempo
abbandonate e poi ritrovate negli scantinati di una biblioteca.
Un
lavoro di riscoperta di cui Federico Veltri va molto orgoglioso, come ha
affermato davanti alla Commissione cultura, soprattutto perché si tratta di
liriche mai eseguite.
Di
Federico ha impressionato, come non ha mancato di notare la Vice Presidente
della Commissione cultura Maria Lucente la forte consapevolezza dei propri
mezzi espressivi e il giovane cantante non si è ritratto neanche di fronte
all’invito del consigliere Frammartino di regalare ai presenti uno spaccato
della sua voce possente. Senza perdersi d’animo ha subito intonato “Un dì
felice, eterea”, una delle arie più conosciute della “Traviata” di Verdi. E giù
gli applausi di tutta la commissione, con l’augurio di aggiudicarsi il prossimo
concorso internazionale al quale parteciperà a Brescia. Quindi, la consueta
targa ricordo di “Nemo Propheta in patria”.
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