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mercoledì 23 gennaio 2013

EOLICO: CALABRIA, PROCURA CHIEDE RINVIO A GIUDIZIO PER 11 IN INCHIESTA CI SONO POLITICI, IMPRENDITORI E FUNZIONARI REGIONE

(ANSA) - CATANZARO, 23 GEN - La Procura di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per otto persone e tre societa' coinvolti nell'inchiesta su una presunta tangente per la realizzazione del Parco eolico 'Pitagora' di Isola Capo Rizzuto e l'adozione da parte della Regione Calabria delle 'Linee guida sull'eolico'. Sono coinvolti politici, imprenditori e funzionari regionali. Il Pm, Carlo Villani, ha chiesto il rinvio a giudizio ed ora il Gup, Tiziana Macri', fissera' la data dell'udienza preliminare. Nella richiesta di rinvio a giudizio, rispetto all'avviso di conclusione delle indagini, non compare il nome del funzionario regionale Domenico Lemma, per il quale e' presumibile che la Procura chiedera' l'archiviazione. Alcuni dei reati contestati agli otto indagati ed alle tre societa', invece, vengono contestati in concorso con l'ex assessore regionale all'ambiente della giunta di centrosinistra, Diego Tommasi, per il quale la Procura ha aperto un fascicolo che e' uno stralcio all'inchiesta principale. Inizialmente nei confronti di Tommasi la Procura aveva chiesto l'archiviazione, ma successivamente dopo una serie di interrogatori, tra cui quello di Lemma, e' stata chiesta la revoca della richiesta ed e' stato aperto un nuovo fascicolo. Per la vicenda relativa al pagamento della presunta tangente in riferimento alla realizzazione del parco eolico di Isola Capo Rizzuto e delle linee guida regionali sono coinvolti, tra gli altri, l'ex vice presidente della Giunta regionale di centrosinistra, Nicola Adamo; l'amministratore e socio della Piloma srl, Saigese spa e Loda service, Giancarlo D'Agni, ritenuto dall'accusa stretto collaboratore di Adamo; l'imprenditore Mauro Nucaro e l'ex dirigente esterno del settore commercio artigianato ed energia del dipartimento economia della Regione, Carmelo Misiti. Gli indagati hanno sempre sostenuto di essere estranei alle accuse. Le indagini hanno avuto inizio nel 2006 quando la Procura di Paola (Cosenza) dispose delle intercettazioni telefoniche nei confronti dell'imprenditore Mauro Nucaro, amministratore della societa' Cesp Calabria che opera nel settore dell'energia eolica. L'inchiesta e' poi passata ai magistrati di Cosenza ed infine alla Procura di Catanzaro. Nel dicembre scorso era stato emesso l'avviso di conclusione delle indagini.

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