Siamo soddisfatti che la procedura per consentire
alla SEI-Repower di costruire la centrale a carbone a Saline Joniche sia stata
bloccata. La Corte dei Conti, infatti, non ha inteso dare l'approvazione per la
Valutazione d'Impatto Ambientale perché ha chiesto chiarimenti alla Presidenza
del Consiglio dei Ministri in merito alla mancanza dell'accordo tra il Ministero
dell'Ambiente e quello dei Beni Culturali, al superamento del parere negativo
espresso da quest'ultimo Ministero, sottolineando, inoltre, la necessità che
anche la Regione Calabria (che invece si è espressa negativamente rispetto alla
centrale a carbone) sia d’intesa per la costruzione dell’opera.
E’ un passo importante e siamo felici di questo
risultato tuttavia sappiamo bene che non dobbiamo abbassare la guardia anche
perché alcune decisioni definitive potrebbero essere nelle mani del futuro Governo
del Paese.
L’impegno di Sinistra Ecologia Libertà va proprio
in questa direzione, soprattutto alla luce della scadenza elettorale per le
elezioni politiche del 24 e 25 febbraio, ribadendo il nostro serrato NO alla
costruzione della centrale a carbone di Saline, oltre che all’uso del carbone
come fonte di energia sul quale attivare investimenti. Un NO che speriamo di
poter ben rappresentare anche nel prossimo Parlamento incidendo nelle scelte
del futuro Governo nazionale.
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