(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 24 GEN - L'inchiesta che ha portato all'arresto degli imprenditori Giuseppe e Barbara Croce', padre e figlia, e' la prosecuzione dell'operazione che, nel luglio scorso, aveva portato all'arresto dell'ex consigliere comunale di centrodestra di Reggio Calabria Dominique Suraci, ritenuto dagli inquirenti il referente della cosca Tegano nel settore della grande distribuzione alimentare e l'interlocutore politico del clan. Le indagini di Dia, guardia di finanza e carabinieri, sono state coordinate dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria Michele Prestipino e dal pm della Dda Stefano Musolino. Secondo l'accusa, Croce' e la figlia Barbara avrebbero tenuto fede ai patti assunti nel settore della grande distribuzione alimentare da Suraci con i Tegano attraverso contratti di fornitura con imprese riconducibili alle singole cosche cittadine. Imprenditori che, per la Dda reggina, hanno lavorato sotto la protezione delle piu' importanti cosche di Reggio riuscendo cosi' ad accaparrarsi enormi fette di mercato e accumulando patrimoni con modalita' illecite. Tra i beni sequestrati figurano anche attivita' commerciali riconducibili, secondo l'accusa, a Suraci, che in alcuni casi erano ''schermate'' da societa' fiduciarie anche di diritto estero.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.