“La
Regione Calabria con il Porto di Gioia Tauro ha la possibilità di giocare una
sfida importante per lo sviluppo dell’intero territorio regionale”.
E’
quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni
Nucera che commenta con estrema
soddisfazione i dati di traffico dello scalo container calabrese, che si
conferma primo porto italiano del settore per movimento merci.
“I
2 mln e 700 mil teus movimentati nel 2012, con una crescita effettiva annua del
18,5% dimostrano che a Gioia Tauro si sta lavorando bene. Un giudizio che non
viene solo dai dati, ma anche dalle eccezionali performances conseguite in
questi giorni dal Medcenter Terminal
Container di Gioia Tauro dove sono state lavorate in contemporanea tre mega
navi appartenenti al gruppo Msc, ed in condizioni meteo sfavorevoli”.
“Un
risultato estremamente importante - rileva Nucera - che si deve alla grande professionalità
raggiunta dagli operatori portuali di Gioia Tauro e dal loro alto senso di
responsabilità. Gioia Tauro nel suo insieme rappresenta oggi lo strumento più
importante a disposizione del territorio calabrese per alimentare uno sviluppo
possibile, anche in periodo di grave crisi economica. Non si spiega altrimenti,
infatti, nella generale flessione delle movimentazioni di container a livello
mondiale, lo straordinario positivo risultato di Gioia Tauro”.
“Lo
scalo calabrese è dunque la nostra occasione, ed è lì che abbiamo il dovere di
continuare a puntare, favorendo l’intermodalità del Porto, la costituzione
della ZES, Zona Economica Speciale, nell’area portuale. Non mi sorprende
affatto l’interesse manifestato dall’Amministratore delegato delle Ferrovie
dello Stato Mauro Moretti che, dopo anni di indifferenza, ha scelto di puntare
su Gioia Tauro come capolinea meridionale continentale del corridio adriatico.
Collegamento che farebbe schizzare in alto le quotazioni del più grande porto
container italiano. La Regione sta facendo tanto – continua Nucera – Basta
considerale l’APQ previsto per Gioia Tauro. Pesano, purtroppo alcune decisioni
a livello governativo, come quella dell’aumento delle tasse di ancoraggio, che
come è stato detto da più parti rischiano di vanificare quanto di buono è stato
fatto finora”.
“Su Gioia Tauro e sugli altri scali container italiani è in atto una
sfida di livello mondiale che l’attuale Governo non ha saputo cogliere. In
altri scali del Mediterraneo – conclude
Nucera - da Porto Said a Malta, non esistono le tasse di ancoraggio, che invece
in Italia hanno avuto un aumento del 50%.
Una ricerca miope di risorse che rischia di mettere a rischio la più
importante struttura economica della nostra Regione. Un lusso che la Calabria
non può assolutamente permettersi”.
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