(ANSA) - CATANZARO, 23 GEN - Aveva lasciato la sua cosca di riferimento, quella dei Leuzzi, ed aveva deciso di mettersi in proprio Cosimo Ierino', di 44 anni, ucciso a Badolato Marina nell'agosto del 2008. Il movente del delitto e' emerso nelle indagini dei carabinieri che hanno portato stamani all'arresto dell'esecutore materiale e dei mandanti del delitto. Stamani i militari hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a Cosimo Leuzzi, di 59 anni, Vincenzo Gallace (66), Cosimo Spatari (52), e Andrea Sotira (35). Il provvedimento cautelare e' stato notificato in carcere perche' i quattro sono gia' detenuti per altri reati. Nel 2007 Ierino', secondo la ricostruzione degli investigatori, sparo' alcuni colpi di fucile contro Spatari e successivamente quest'ultimo tento', a sua volta, di uccidere lo stesso Ierino'. Dopo questi due attentati venne deciso l'omicidio di Cosimo Ierino', che fu eseguito materialmente da Andrea Sotira. Per individuare l'esecutore ed i mandanti dell'omicidio la Dda di Catanzaro si e' avvalsa delle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia. I particolari delle indagini sono stati resi noti stamani dal procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, dal procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e dai vertici dei carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e della Compagnia di Soverato. ''L'omicidio di Ierino' - ha detto il Procuratore Lombardo - ha fatto molto scalpore negli ambienti della 'ndrangheta. Ierino' si era allontanato dalla cosca Leuzzi e non era ritenuto piu' affidabile. Dopo due attentati aveva deciso di mettersi in proprio e questo ha provocato la sua uccisione. Grazie ad una serie di indagini, e alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, siamo stati in grado di ricostruire quanto e' avvenuto nell'area al confine tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria''. Bombardieri ha aggiunto che agli arresti di stamani si e' giunti ''al termine di un lavoro investigativo intenso e che ha trovato riscontri nelle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia. Siamo ora riusciti a ricostruire le dinamiche delle cosche in quel territorio''.
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