Le associazione che di recente hanno dato vita al “Tavolo per lo Sviluppo dell’Economia reggina”, come prima loro uscita, hanno incontrato il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa. Ai lavori introdotti da Attilio Funaro (direttore della Confcommercio) hanno preso parte Leo Pangallo (Confederazione Italiana Agricoltori), Angelo Politi (direttore Confagricoltura), Francesco Saccà (Presidente Coldiretti), Gianni Laganà ( direttore CNA), Carmelo Vazzana ( presidente Conasco), Giuseppe Calabrò (Assiconfidi della Confcommercio), Antonino Lupini (presidente Confagricoltura), Marisa Lanucara ( vicedirettore Confcommercio) e Giovanni Aricò (Casartigiani). Nel corso della riunione sono stati affrontati due importanti temi: il credito e il marketing espositivo del prodotto made in Calabria, elementi cardini dello sviluppo dell’economia d’impresa che, in questo particolare momento di crisi, deve fare i conti con le strategie di mercato. Nei vari interventi sono state illustrare le difficoltà delle imprese dei vari comparti produttivi nel rapporto con il credito e l’improcrastinabile necessità di promuovere il prodotto locale sia sul mercato provinciale sia su quello nazionale e internazionale. Esigenze, queste, che sono state prospettate al presidente Raffa con l’obiettivo di coinvolgere la Provincia in una cabina di regia per affrontare sia le criticità sia per formulare proposte e strategie condivise, diversamente da quanto avveniva in passato. Un sistema che ha sempre rappresentato le singole posizioni degli imprenditori o delle varie associazioni, generando sprechi finanziari e, a volte, impedendo il mancato utilizzo dei fondi comunitari. Per la prima volta le realtà imprenditoriali reggine dei comparti agricolo, artigiano, del commercio ,del turismo e dei servizi hanno deciso di diventare, pur mantenendo le singole autonomie, un unico soggetto. E con questa nuova filosofia operativa hanno incontrato il dott. Giuseppe Raffa sottoponendo al Presidente l’esigenza un’unica strategia , peraltro condivisa, di sviluppo e di impegno sul territorio, consapevoli che apparire ed essere effettivamente divisi non produce ricchezza sul territorio e, naturalmente, limita la crescita delle singole imprese e dei comparti di riferimento. La riunione odierna è stata una prima presa di contatto. All’inizio della prossima settimana, in un nuovo incontro, saranno avviate le discussioni settoriali.
“Ho apprezzato moltissimo la proposta che è stata formulata dai componenti del ‘Tavolo di sviluppo dell’Economia ’: finalmente si agisce in modo organico da parte del territorio, in particolare, da quelli che sono i veri attori dell’economia reale”, ha tenuto a sottolineare Raffa al termine della lunga e articolata riunione. “In un momento di crisi – prosegue il Presidente - è importante che la crescita, finalmente, incominci a partire dal basso. In quest’ottica ci siamo ritrovati in piena sintonia con le volontà espresse dai rappresentanti delle varie associazioni di categoria nell’individuare dei percorsi che, proprio perché partono dal basso, abbiamo la caratteristica della condivisione. Questo è significativo di una reale volontà di inversione di tendenza rispetto alla parcellizzazione degli interventi, fatti anche da parte delle istituzioni, sul tema delicato dell’economia del territorio”. Il dott. Raffa ha poi ricordato ai suoi interlocutori che, “nella predisposizione del bilancio della Provincia, l’incontro è da ritenersi strategico. Il nostro bilancio, con queste azioni, diventa davvero sociale e prefigura, da una parte, la trasparenza delle spese e della destinazione delle risorse e, dall’altra In modo significativo, l’ascolto e la condivisione delle forse sociali e produttive. Questo, infatti, deve essere in armonia con le esigenze del territorio. Abbiamo individuato due direttive particolari: il credito e la promozione dei prodotti . Sul primo a giorni ci ritroveremo per capire i ruoli e le competenze. In quest’ottica si inserisce in modo propositivo e virtuoso l’individuazione della Banca per il Mezzogiorno che deve diventare la nostra interfaccia privilegiata ed evitare così che istituti bancari rastrellino le nostre risorse per poi investirle al Nord. Abbiamo poi individuato l’esigenza di dare vita a valorizzazione dei prodotti con un marchio ‘made in Reggio Calabria’ in grado di far scoprire e valorizzare le tradizioni della Magna Grecia”.
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