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martedì 7 febbraio 2012

ADICO: Benzina, caffé e zucchero, a gennaio aumenti alle stelle

7 febbraio 2012
Scende il tasso d’inflazione ma aumentano i prezzi dei beni di prima necessità. Sono i dati delle stime provvisorie dell’Istat per il mese di gennaio, che indicano un passaggio dell’inflazione dal 3,3 di dicembre al 3,2 di gennaio. I prezzi hanno invece registrato un aumento dei prezzi dello 0,3% su base mensile, e del 4,2% rispetto al gennaio del 2011.
Carburanti da record: +17,4%
A pesare maggiormente sul carrello della spesa il rincaro dei prezzi dei carburanti, aumentati del 17,4% su base annua e del 4,9% su base mensile.
Cresciuti pure nel primo mese del nuovo anno le tariffe di acqua ed elettricità (+1,8%).
Aumenti su base mensile più contenuti si rilevano per le divisioni trasporti (+0,7%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,5%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,3%). In calo risultano i prezzi degli altri beni e servizi (-0,5%).
Troppi rincari dal 2011
Sono però le cifre relative agli aumenti annuale le più significative. Dal gennaio del 2100, acqua, elettricità, combustibili e trasporti sono più cari del 7,3%, e bevande alcoliche e tabacchi costano il 6% in più. I rincari più contenuti riguardano invece le divisioni Servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%) e ricreazione, spettacoli e cultura (+0,4%). Infine, i prezzi delle Comunicazioni risultano in flessione dell’1,8%.
Caffé e zucchero più cari del 16%
Tra i beni alimentari sono caffè e zucchero le due voci più significative. A gennaio i prezzi dei due beni di consumo hanno avuto vere e proprie impennate: il caffè costava in media a gennaio il 16,5% in più dell’anno precedente, per lo zucchero la percentuale di aumento è stata del 15,9%. In generale un carrello della spesa “tipo” pesa sulle famiglie italiane il 4,2% in più.
Effetto Monti: in calo le spese bancarie
I dati Istat mostrano poi un dato inaspettato, che riguarda le spese bancarie. A gennaio 2012 la voce “Spese bancarie e finanziarie”, è scesa del 6,5%, del 2,3% su base annua. La riduzione è frutto delle nuove disposizioni in materia di imposta di bollo su conti correnti, titoli, strumenti e prodotti finanziari introdotte dalla Legge n. 214 del 22 dicembre 2011, ovvero dalla manovra Monti.

Fonte: il salvagente.it

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