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domenica 4 marzo 2012

Polizia: operazione "Tutto Truffa", 10 arresti

Nelle prime ore della mattinata di sabato 3 marzo 2012, il Commissariato di P.S. Villa San Giovanni e la Squadra Mobile  di Reggio Calabria hanno dato  esecuzione all’O.C.C. emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria Dott.ssa Cinzia BARILLA’, a carico di dieci persone. Trattasi di:

BUETI Mario classe 55; BUETI Rosario classe 53; PALADINO Ivan Stefano Gaetano classe 79; PAPALIA Giovanni classe 80; SACCA’ Gaetano classe 59; ORLANDO Salvatore Demetrio classe 76; ; MAGENTA Placido classe 54; BRANCA Giuseppe classe 66; LO DUCA Maurizio classe 64.

 La suddetta ordinanza e’ il frutto di una lunga indagine denominata “Tutto Truffa” iniziata nell’anno 2007 diretta dal Sost. Proc. della Repubblica Dott.ssa Gabriella CAMA, articolata attraverso numerose intercettazioni telefoniche, acquisizioni documentali e testimonianze, che ha permesso di ricostruire l’organigramma dell’associazione in questione, capeggiata da BUETI Mario.

In particolare l’indagine ha permesso di ricostruire un’associazione criminale gerarchicamente strutturata, caratterizzata dalla molteplice proclività criminale del BUETI Mario, che ha assunto il ruolo di promotore, gestore e coordinatore dei sodali all’organizzazione, con contatti anche nelle città di Genova e Rimini. Nella città di Genova, il BUETI Mario aveva intrapreso solidi contatti con infedeli Pubblici Ufficiali operanti nell’ ambito della Capitaneria di porto, dai quali in cambio di regali,  otteneva facili imbarchi sia per alcuni sodali che per persone che a lui si rivolgevano dietro compenso in denaro, senza alcuna qualifica lavorativa corrispondente alla realtà.

L’organizzazione in argomento, oltre ad essere dedita alla commissione di truffe  consistenti in aperture di conto corrente bancario allo scopo di ottenere assegni, carte di credito, ecc. ;  sostituzione di persona finalizzata all’apertura di conti correnti; alla materiale falsificazione di documenti marittimi volti a far ottenere l’idoneita’ fisica per i successivi imbarchi,  falsificava  bollettini di pagamento delle poste italiane s.p.a. con la contraffazione di pagamenti in danno delle societa’ Enel e Telecom .



L’attività d’indagine è stata arricchita da oggettivi e numerosi riscontri acquisiti a seguito di perquisizioni domiciliari anche nei confronti dei sodali con il rinvenimento e sequestro di documentazione realizzata tramite l’utilizzo di strumenti informatici con la fattiva collaborazione di MARINO Francesco, in ragione della sua capacità nel settore dell’informatica.



L’organizzazione criminale, retta da BUETI Mario, si finanziava tramite le continue truffe in danno di privati, che, disperati per un diffuso stato di bisogno, riconducibile alla crisi del mercato del lavoro, gli si rivolgevano per ottenere un’occupazione.



Ad agevolare le azioni del gruppo era l’attività sindacale del BUETI Mario svolta nel settore della navigazione che gli facilitava i contatti con funzionari pubblici operanti in quel settore.

In alcuni casi, ingannando alcuni privati, sempre coadiuvato dal PALADINO Ivan Stefano Gaetano, al fine di rendere credibile e legale il suo operato predisponeva un finto corso di voga per fare ottenere alle vittime l’abilitazione per il successivo ottenimento del libretto di navigazione, funzionale per il relativo imbarco, facendosi consegnare cospicue somme di denaro.

A tale proposito significativo è stato il rinvenimento e sequestro effettuato nel laboratorio di elettrodomestici di BUETI Rosario, fratello di Mario, di rilevante quantitativo di materiale chiaramente destinato a realizzare truffe nel settore della navigazione.



Per poter ottenere l’iscrizione presso la capitaneria di porto di Genova, condizione indispensabile era la domiciliazione in Liguria, per tale motivo il PALADINO Ivan e altri soggetti interessati all’imbarco, utilizzavano artificiosamente un indirizzo di fantasia della città di Genova. Tale indirizzo, riferibile ad un parente del PALADINO, veniva utilizzato, in modo ricorrente per il recapito di cospicue somme di denaro versate tramite vaglia online dalle inconsapevoli vittime.



Il campo d’azione dell’organizzazione si espandeva anche nel settore finanziario con la falsificazione di buste paga e sostituzione di persone, al fine di poter accendere conti correnti presso la Banca Mediolanum di Reggio Calabria, avvalendosi della complicità del Promotore Finanziario del predetto Istituto di Credito, ORLANDO Salvatore Demetrio. Anche alcuni sodali del gruppo, come MARCELLINO Francesco, avevano aperto un conto corrente presso la Mediolanum, collaborando, così, per la vitalità dell’associazione che utilizzava anche carte di credito della Fineco Bank S.p.A., ottenute mediante esibizioni di documenti riconducibili a false identità.

Il MARCELLINO Francesco, ha fornito un costante apporto al sodalizio nelle più svariate circostanze, in particolare tenendo i contatti con MARINO Francesco al quale recapitava i documenti da falsificare e con PAPALIA Giovanni a cui offriva denaro per il compimento delle attività delittuose.

Il PAPALIA Giovanni, impiegato presso il Sindacato CISAL di Reggio Calabria, ha fornito all’Associazione copie di buste paga necessarie per la successiva attività di contraffazione per la quale era un esperto.

SACCA’ Gaetano in seno all’organizzazione aveva anche il compito della contraffazione materiale di documenti di vario tipo, materiale rinvenuto nel corso di perquisizione domiciliare. Lo stesso ha fornito i dati relativi alla società ACTIVES S.r.L. con sede legale in Villa San Giovanni.

Anche MAGENTA Placido ha offerto supporto all’associazione mettendo a disposizione, per la realizzazione di buste paga da utilizzare per le aperture di conti correnti o finanziamenti, a nome di ignari, i dati relativi alla Società Surgelati San Roberto S.R.L.,  risultata inesistente.

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