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giovedì 26 gennaio 2012

Reggio Cal., Tripodi (PdCI), il Sindaco Arena eviti di parlare dei valori che sono alla base della giornata della memoria fin quando tiene in giunta l'assessore Tuccio

Ascoltare il sindaco Arena parlare dei valori che sono alla base della Giornata della Memoria è paragonabile al “parlare di corda in casa dell’impiccato”.

Crediamo che il 27 gennaio debba rappresentare un momento di profonda riflessione caratterizzata dal ricordo di milioni di donne e di uomini, incolpevoli vittime dell’assurdo razzismo e antisemitismo nazi-fascista.

E’ necessario trasmettere alle giovani generazioni, attraverso ogni tipo di manifestazione pubblica che non si può limitare al rituale di una giornata l’anno, il valore profondo di un’indispensabile e indelebile Memoria.

La follia di Hitler e leggi razziali di Mussolini del 1938 rappresentano uno dei momenti più bui della storia dell’umanità: il sonno della ragione che ha provocato mostri e aguzzini.

Purtroppo, il nefasto cancro razzista e antisemita sono duri a morire e ancora oggi, purtroppo, vi sono squallidi e folli personaggi che inneggiano all’antisemitismo e alle assurde idee negazioniste.

Crediamo, pertanto, che il sindaco Arena debba colpevolmente tacere poiché, come noto, mantiene, senza alcun minimo senso del pudore, una posizione di gravissima ambiguità.

Si tiene, infatti, ben stretto, tra i componenti della sua giunta, un assessore, Luigi Tuccio, che, poche settimane fa, si è contraddistinto per una palese e vergognosa azione, tipicamente e inequivocabilmente, razzista e antisemita.

La parola “EBREO”, utilizzata da Tuccio per offendere il premio Oscar Roberto Benigni, rappresenta uno sfregio permanente subito dalla città di Reggio Calabria che, contestualmente, ha assistito all’assordante silenzio sulla vicenda da parte del sindaco Arena.

Il sindaco di Reggio, infatti, non ha sentito il dovere morale di revocare, immediatamente, dalla sua giunta, l’assessore Tuccio-attak, rimasto incollato alla poltrona.

Inoltre, Arena non ha speso neanche una mezza parola di scuse, formali e istituzionali, nei confronti di Benigni e delle comunità ebraiche.

Ecco perché sentire parlare, da parte del sindaco Arena, di Giornata della Memoria è letteralmente insultante e offensivo per l’intelligenza di tutti i reggini.

Se le sue parole fossero realmente vere e sentite, il sindaco Arena è ancora in tempo a dimostrarlo con i fatti e le azioni concrete, vale a dire: proprio domani, il 27 gennaio, Giornata della Memoria, revochi Tuccio da assessore e saremo i primi a riconoscergli pubblicamente, senza e senza ma, l’altissimo valore di questo suo eventuale atto istituzionale e, anche, personale.

Se non lo farà, allora è meglio che taccia e non continui a offendere le intelligenze, poiché la sua giunta è caratterizzata da una presenza razzista e antisemita. 

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