SCIOPERO TIR: COLDIRETTI CALABRIA REGALA LATTE, AGRUMI E VERDURA (AGI) - Catanzaro, 25 gen. - Domani gli agricoltori della Coldiretti di Calabria regaleranno ai pensionati e alle famiglie in difficolta' il latte, la frutta e la verdura bloccata, a causa dello sciopero dei Tir, nei campi e nei magazzini mentre gli scaffali sono vuoti ed i prezzi alti. L'iniziativa si svolgera' a partire da Lamezia Terme presso lo spaccio aziendale dell'azienda agricola Arcuri Antonio dalle ore 10, in via Pietro Mancini dove si distribuiranno finocchi e verdure. Anche a Cosenza in Piazza 11 settembre e in Piazza Matteotti verranno regalati a pensionati e famiglie confezioni di latte fresco e clementine e arance. A Reggio Calabria, presso il Convento San Francesco, via Sbarre centrali, verranno consegnate arance e clementine alla mensa per i poveri. "Gli agricoltori italiani perdono 50 milioni al giorno per l'impossibilita' di commercializzare il proprio prodotto mentre per i consumatori e' sempre piu' difficile fare la spesa con gli approvvigionamenti che scarseggiano ed i prezzi che aumentano", afferma il presidente regionale Pietro Molinaro. "L'obiettivo della Coldiretti - aggiunge Molinaro - e' denunciare le perdite subite dagli agricoltori a causa del blocco della circolazione ma anche quello di combattere le speculazioni che si stanno verificando al dettaglio, dove si rileva un rincaro anomalo dei prezzi. Infatti, lo sciopero dei tir in Calabria mette a rischio poco meno di un milione di chili di prodotti alimentari deperibili al giorno, tra frutta, verdura, latte. Un problema che inizia a farsi sentire, soprattutto per quelle imprese agricole che producono ortaggi o latte e che rischiano di vederli andare a male se il blocco dovesse proseguire ancora. Un danno economico rilevante in un momento gia' difficile per il settore". "Gli imprenditori agricoli - sostiene il direttore regionale Coldiretti Francesco Cosentini - risultano cosi' tre volte penalizzati, a causa dell'aumento del costo del carburante, del blocco della produzione e/o della commercializzazione dei prodotti e perche' dovrebbero assumersi anche il costo dello smaltimento. Ma il danno e' anche per i consumatori, con gli scaffali dei negozi di generi alimentari che potrebbero svuotarsi delle merci deperibili".
'NDRANGHETA: IN MANETTE ARTIGIANO CLAN ARIOLA,ERA IN TOSCANA VIVEVA IN PICCOLO PAESE DELLA LUNIGIANA CON MOGLIE E FIGLI (ANSA)- MASSA CARRARA, 25 GEN - E' stato arrestato in provincia di Massa Carrara uno dei 30 presunti esponenti della cosca Ariola, operante nelle Preserre vibonesi (Vibo Valentia). Si tratta di un uomo di 50 anni, originario di Vibo Valentia, di professione artigiano, che da qualche anno si era trasferito a Casola, un piccolo paesino della Lunigiana, dove viveva con la moglie e due figli. Lo hanno scovato gli uomini della Squadra mobile di Massa. Anche per lui sono scattate le manette per il 416 bis, associazione a delinquere di stampo mafioso. Secondo gli inquirenti, era un elemento di spicco affiliato al clan. Adesso si trova in carcere a Massa. L'operazione coordinata dalla Squadra mobile di Catanzaro e' scattata all'alba tra Calabria, Piemonte e Toscana. Gli indagati sono ritenuti responsabili di associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni, ai danneggiamenti ed alla turbativa di appalti pubblici con il coinvolgimento anche di amministratori pubblici. Gli investigatori della mobile di Catanzaro ritengono anche di avere svelato i risvolti di un faida ventennale che ha provocato una ventina di morti nelle Serre Vibonesi. Tra gli arrestati vi sono anche soggetti che negli anni '90 si sono resi responsabili di sequestri di persona ai danni di imprenditori.
SCIOPERO TIR:CALABRIA; AUTOTRASPORTATORE, IGNORATI DA TUTTI 'DA UN ANNO COSTRETTO A LICENZIARE 7 PERSONE, E NON E'FINITA' (ANSA) - GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA), 25 GEN - ''Nessuno si interessa ai nostri problemi, eppure anche noi abbiamo famiglia e siamo ridotti ai minimi termini dal caro gasolio''. Girolamo Giovinazzo, di Trasportounito Fiap, titolare di azienda del settore autotrasporti, e' da tre giorni nel presidio in atto nei pressi dello svincolo autostradale di Gioia Tauro. Il blocco e' un po' allentato ma l'intenzione e' quella di portare avanti la protesta fino alla mezzanotte di venerdi' 27 gennaio. ''Capisco che da qualche giorno a questa parte - aggiunge - non godiamo di buona stampa ma nessuno, ripeto, si interessa delle problematiche che stiamo sollevando. I problemi per il settore ci sono e sono davvero molto pesanti. Da un anno sono stato costretto a mandare casa sette persone, sette padri di famiglia come me, e se le cose rimarranno nello stato in cui sono adesso c'e' il rischio reale di dover licenziare altre due persone. Altre aziende hanno chiuso i battenti''. ''Ancora c'e' chi parla di cifre - prosegue Giovinazzo - ma nessuno si chiede come mai, se un'organizzazione come Trasportounito e' tra le meno rappresentative, c'e' il 70% dei mezzi fermi nel Paese?''.
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