(AGI) - Reggio Calabria, 28 gen. - Le operazioni della Dda di Reggio Calabria e i processi contro le varie cosche hanno dimostrato non solo che la 'ndrangheta e' "un'organizzazione di tipo mafioso, segreta, fortemente strutturata su base territoriale, articolata su piu' livelli e provvista di organi di vertice". Questo ruolo di vertice ricoperto dai clan della provincia di Reggio Calabria, come confermato dalla relazione del presidente della Corte d'appello, Bruno Finocchiato, "e' riconosciuto in Calabria e fuori dalla Calabria". Dalla Calabria, da tempo, la 'ndrangheta si e' proiettata sui mercati del centro e nord, verso l'Europa, il Nord America, il Canada, l'Australia. "L'infiltrazione e la penetrazione di questi mercati - ha aggiunto - ha comportato la stabilizzazione della presenza di strutture 'ndranghetiste in continuo contatto e in rapporto di sostanziale dipendenza con la casa madre reggina". Finocchiato ha poi focalizzato la presenza di questa criminalita' in Lombardia. Qui "la 'ndrangheta - secondo il presidente della Corte d'appello di Reggio Calabria - si e' diffusa non attraverso il modello di imitazione, nel quale gruppi delinquenziali autoctoni riproducono modelli di azione di gruppi mafiosi, ma attraverso un vero e proprio fenomeno di 'colonizzazione', cioe' di espansione su di un nuovo territorio, organizzandone il controllo e gestendone i traffici illeciti, conducendo alla formazione di uno stabile insediamento mafioso in Lombardia. Qui la 'ndrangheta ha 'messo'radici', diventando col tempo un'associazione dotata di un certo grado di indipendenza dalla 'casa madre', con la quale pero' - ha concluso - continua a intrattenere rapporti molto stretti e dalla quale dipende per le piu' rilevanti strategie".
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