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martedì 9 ottobre 2012

Sinistra Ecologia Libertà Reggio Calabria aderisce alla manifestazione di CGIL CISL UIL


La Federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà aderisce alla manifestazione regionale indetta da CGIL, CISL  e UIL per giorno 13 ottobre a Catanzaro.
Condividiamo la piattaforma delle tre sigle sindacali proprio perché preoccupati della situazione economica e del lavoro della Calabria; riteniamo urgente che sia il Governo nazionale che quello regionale si adoperino rapidamente per assumere nuove politiche strategiche per la crescita, il lavoro ed il rilancio degli investimenti pubblici e privati, per superare i divari che separano la Calabria dal resto dell’Italia e per estendere i diritti di cittadinanza.
In una fase di contrazione economica quale quella che l’Italia e la Calabria stanno attraversando è urgente un Piano regionale per il lavoro a difesa della presenza industriale calabrese oggi in crisi. Per fare ciò è necessario un nuovo modello di sviluppo integrato regionale che punti sulla difesa dell’ambiente e del territorio, sulla green economy e sulla valorizzazione dei comparti di qualità. E’ altresì urgente iniziare a perseguire una politica moderna dei servizi pubblici (acqua e rifiuti) e a costruire un piano per le infrastrutture primarie. La necessità di contenere il debito non può passare dal taglio indiscriminato che finisce per intaccare i livelli essenziali di assistenza, tutt’altro, è necessario impegnarsi per un rafforzamento dei servizi sociali e per una sanità efficiente, di qualità e prossima a ogni cittadino. Tutto ciò e molto altro non può realizzarsi senza un serrato e convinto contrasto alla ‘ndrangheta e a tutti i fenomeni criminali che, troppo spesso, finiscono per intaccare settori importanti della grande macchina amministrativa: per questo è urgente procedere all’approvazione  della legge regionale sul ciclo degli appalti pubblici. Anche la classe politica è chiamata a fare la sua parte con un impegno chiaro e concreto nel contenimento dei costi della politica e delle istituzioni e ponendo una barriera non oltrepassabile all’invadenza della ‘ndrangheta; i dirigenti, i funzionari pubblici e i rappresentanti istituzionali condannati per reati di mafia e corruzione non possono continuare a svolgere la propria funzione pubblica ma devono rassegnare le proprie dimissioni.
Per tutti questi motivi e altro ancora saremo a fianco delle tre sigle sindacali e manterremo il nostro impegno nel prosieguo al fine di innescare una reale fase di cambiamento e di rilancio per la Calabria e per il Paese.

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