La
Federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà aderisce alla
manifestazione regionale indetta da CGIL, CISL
e UIL per giorno 13 ottobre a Catanzaro.
Condividiamo
la piattaforma delle tre sigle sindacali proprio perché preoccupati della
situazione economica e del lavoro della Calabria; riteniamo urgente che sia il
Governo nazionale che quello regionale si adoperino rapidamente per assumere
nuove politiche strategiche per la crescita, il lavoro ed il rilancio degli
investimenti pubblici e privati, per superare i divari che separano la Calabria
dal resto dell’Italia e per estendere i diritti di cittadinanza.
In
una fase di contrazione economica quale quella che l’Italia e la Calabria
stanno attraversando è urgente un Piano regionale per il lavoro a difesa della
presenza industriale calabrese oggi in crisi. Per fare ciò è necessario un
nuovo modello di sviluppo integrato regionale che punti sulla difesa
dell’ambiente e del territorio, sulla green economy e sulla valorizzazione dei
comparti di qualità. E’ altresì urgente iniziare a perseguire una politica
moderna dei servizi pubblici (acqua e rifiuti) e a costruire un piano per le
infrastrutture primarie. La necessità di contenere il debito non può passare
dal taglio indiscriminato che finisce per intaccare i livelli essenziali di
assistenza, tutt’altro, è necessario impegnarsi per un rafforzamento dei
servizi sociali e per una sanità efficiente, di qualità e prossima a ogni
cittadino. Tutto ciò e molto altro non può realizzarsi senza un serrato e
convinto contrasto alla ‘ndrangheta e a tutti i fenomeni criminali che, troppo
spesso, finiscono per intaccare settori importanti della grande macchina
amministrativa: per questo è urgente procedere all’approvazione della legge regionale sul ciclo degli appalti
pubblici. Anche la classe politica è chiamata a fare la sua parte con un
impegno chiaro e concreto nel contenimento dei costi della politica e delle
istituzioni e ponendo una barriera non oltrepassabile all’invadenza della
‘ndrangheta; i dirigenti, i funzionari pubblici e i rappresentanti
istituzionali condannati per reati di mafia e corruzione non possono continuare
a svolgere la propria funzione pubblica ma devono rassegnare le proprie
dimissioni.
Per
tutti questi motivi e altro ancora saremo a fianco delle tre sigle sindacali e manterremo
il nostro impegno nel prosieguo al fine di innescare una reale fase di
cambiamento e di rilancio per la Calabria e per il Paese.
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