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martedì 9 ottobre 2012

Il nuovo carcere di Arghillà verso il completamento e l'apertura. Comunicato del SAPPE


Nel corso di una riunione svoltasi a Roma, presso la segreteria nazionale del SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, cui hanno partecipato, il segretario nazionale del sindacato Donato Capace, il suo vice Giovambattista Durante, e l’on. Giovanni Nucera, Segretario Questore del Consiglio regionale della Calabria, sono state affrontate le questioni relative alle procedure di avvio della nuova Casa di reclusione di Arghillà di Reggio Calabria. Promotore dell’incontro il segretario provinciale del SAPPE Massimo Musarella.
Nel confronto è stato preso atto che l’impegno a suo tempo assunto dall’allora Ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, su sollecitazione dell’on. Giovanni Nucera, è stato pienamente soddisfatto con l’espletamento delle gare di appalto e l’assegnazione dei lavori per la realizzazione degli interventi previsti. Procedura cui ha dato un importante impulso anche l’attuale Ministro Guardasigilli  Paola Severino.
Su una disponibilità finanziaria di 21 e ottocentomila euro, 7 mln di euro saranno destinati alla bonifica dell’intera struttura, che era da anni abbandonata a se stessa. Con il secondo blocco di finanziamenti, pari a 14 mln di euro, saranno realizzati,  un secondo padiglione, una caserma agenti, con un campo di calcio e due campi da tennis riservati al personale della Polizia Penitenziaria, oltre alla nuova strada di collegamento tra il carcere e il quartiere di Arghillà Nord.  Le imprese aggiudicatarie dei vari appalti per l’adeguamento e verifica degli impianti elettrici, idraulici, del gas, delle caldaie, delle condotte fognarie e di quelle delle acque reflue lavoreranno h 24, proprio per l’urgenza che si è determinata in Calabria di disporre di una nuova struttura carceraria  capiente e moderna, con la quale fronteggiare l’emergenza affollamento delle altre carceri calabresi.
Il carcere di Arghillà dispone di 341 posti detentivi. Un padiglione detentivo ordinario sviluppato su tre livelli e 98 posti per piano. Un padiglione sanitario su due livelli con 27 posti di degenza detentiva. Il reparto isolamento, con 16 posti detentivi e l’area ingresso nuovi giunti con 4 posti detentivi. Prevista anche la costruzione di un campo sportivo per i reclusi, e la realizzazione di una grande area lavorazioni con laboratori per attività artigianali riservati alla formazione professionale dei detenuti.
L’apertura del carcere di Arghillà, pur non rappresentando la soluzione definitiva all’emergenza carceri della Calabria, contribuirà ad alleggerire di molto la pressione affollamento che come Sappe abbiamo denunciato da tempo. Tuttavia, crediamo che accanto agli interventi riguardanti la casa a lunga reclusione di Arghillà, sia necessaria, da parte del Ministero e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria una politica del personale che consenta di colmare le carenze che ancora gravano sul sistema carcerario calabrese, che non possono essere risolte, come si è tentato inutilmente di fare,  con l’improvvisa chiusura di una casa di reclusione, come l’istituto “Luigi Dagà” di Laureana di Borrello.

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