(ANSA) - CATANZARO, 13 OTT - ''Nel Mezzogiorno, creare un vuoto nella istituzioni comporta un problema molto serio perche' altri poteri potrebbero occupare questi spazi''. Lo afferma, in un'intervista a Libero, il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, commentando la decisione del Governo di sciogliere il Comune di Reggio Calabria per ''contiguita' mafiose''. ''Si corre il rischio - aggiunge Scopelliti - di consolidare la forza del crimine organizzato. Non sono certo i commissari o il prefetto che possono dare risposte tempestive ai cittadini. Mai e poi mai avrei immaginato che si potesse arrivare allo scioglimento. Reggio e' una delle dieci citta' metropolitane. Quindi saro' il primo a reclamare lo stesso trattamento per Milano, Napoli o Venezia appena verra' arrestato o indagato un consigliere per collusioni con la mafia''. Alla domanda se la mafia con lui ci ha mai provato, Scopelliti risponde: ''Non conosco il linguaggio della 'ndrangheta. Presumo ci abbiano provato, ma con me non attacca. Riguardo Reggio, si parla sempre e solo di mafia e non delle lobby perverse che per trent'anni hanno tenuto sotto scacco la citta'. La piaga e' rappresentata dalla borghesia mafiosa. Va trovato il modo di distruggere questo gruppo dirigente insediatosi ad ogni livello e ricostruire un sistema sano attraverso le nuove leve''.
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