Via libera al “Testo unico in materia di relazioni tra Regione Calabria e comunità calabresi nel mondo”, elaborato dal consigliere delegato per il settore Alfonsino Grillo (Scopelliti Presidente).
All’approvazione, a maggioranza, da parte della VI Commissione “Affari dell’Unione Europea e relazioni con l’estero”, presieduta dal consigliere Claudio Parente, si è giunti dopo un lungo ed articolato dibattito che ha registrato anche l’abbandono dell’Aula da parte della minoranza.
Il provvedimento, che nasce con l’obiettivo di razionalizzare le leggi regionali vigenti in materia, “è in linea - ha spiegato il consigliere Grillo - con gli indirizzi fissati nella conferenza di inizio anno dal Presidente Francesco Talarico ed attua l’obiettivo della semplificazione e chiarezza normativa. L’intervento che interessa le Leggi regionali n. 17/1990, n. 33/2004, n. 19/2009 limitatamente all’art. 18, e n. 22/2009, è funzionale, a seguito dello stratificarsi nel tempo di una pluralità di fonti, ad una migliore accessibilità e conoscibilità delle norme in un contesto unitario integrato con alcune disposizioni di controllo e di coordinamento ed una terminologia imposta dalla innovazione tecnologica dei mezzi di comunicazione”.
Le novità più significative riguardano il sostegno economico per la partecipazione alle consultazioni regionali dei cittadini calabresi all’estero aventi diritto al voto; un maggiore coinvolgimento degli enti locali, delle istituzioni scolastiche ed universitarie e delle associazioni attive all’estero nella governante; la semplificazione procedimentale per il riscatto dei periodi lavorativi svolti all’estero; l’introduzione della cadenza annuale per i bandi che concedono contributi ai lavoratori rientrati. Approvato anche un emendamento interamente sostitutivo dell’art. 24 firmato dal Presidente Parente e dal consigliere Pacenza che incardina le attività della Fondazione “Calabresi nel mondo” nel contesto delle politiche regionali in questo settore, conferendo organicità agli strumenti di programmazione che gli originari testi di legge prevedevano.
“Si è fatto ordine in materia di relazioni tra Regione Calabria e comunità calabresi nel mondo con un'unica legge che accorpa, sostituisce e modifica diverse leggi regionali esistenti” - ha commentato il Presidente dell’organismo consiliare, Claudio Parente.
“E’ questo un provvedimento - ha evidenziato - che nasce al fine di dare corso a quel principio di semplificazione e chiarezza legislativa voluto anche dallo stesso Presidente Talarico, oltre che dall’esigenza forte di riordinare una materia importante e sentita per la nostra Regione. L’ordinamento regionale potrà contare quindi su un nuovo ed unico testo che raggruppa diverse disposizioni normative. Dopo il lavoro svolto dalla Commissione - ha sottolineato Parente - il Testo così definito può passare all’aula del Consiglio per la definitiva approvazione, previo parere della Commissione Bilancio. Esprimo tutta la mia soddisfazione per l’ampio ed il meticoloso sforzo compiuto dalla Sesta Commissione consiliare che, nell’approvare più di venti emendamenti tecnici, ha curato in modo particolare la conformità giuridica delle disposizioni normative con il quadro costituzionale, grazie al certosino lavoro degli uffici. Un lavoro - ha concluso il Presidente - che ha impegnato la Sesta Commissione per quattro sedute a dimostrazione del grado di attenzione e di apertura ai contributi costruttivi e migliorativi della proposta di legge.”
Alla seduta hanno preso parte il Vicepresidente del Consiglio, Alessandro Nicolò (Pdl), il segretario-questore, Giovanni Nucera (Pdl), i consiglieri Mario Maiolo (Pd), Salvatore Pacenza (Pdl), Antonio Rappoccio (Insieme per la Calabria - Scopelliti Presidente), Alfonsino Grillo (Scopelliti Presidente), Candeloro Imbalzano (Scopelliti Presidente) Ferdinando Aiello (Misto), De Masi (Idv) e Gianluca Gallo (Udc).
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