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sabato 17 marzo 2012

Reggio Calabria: nota stampa del Presidente dell’Opera Nomadi

La grave situazione di una neonata gravemente ammalata e costretta a vivere in una baracca. Questa è la sofferenza dentro quelli che vengono definiti i "fortini dei rom". L'ex Polveriera è, invece, uno dei "rispostigli " della società post-moderna, dove vengono relegati le "persone in esubero

Valentina è una bambina nata cinque mesi con una grave malformazione cardiaca ( diagnosi di isomerismo destro) . Abita nel ghetto dell’ex Polveriera in una baracca fatiscente e umida , situata accanto ad una montagna di rifiuti dalla quale fuoriescono topi e inse...tti di ogni tipo che invadono la sua abitazione e quelle dei vicini. Fin dalla sua nascita la piccola ha dovuto lottare per la vita; i genitori, con l’aiuto dei sanitari, gli hanno garantito tutte le cure necessarie ricoverandola presso il Centro Cardiologico pediatrico di Taormina dov’è stata sottoposta ai primi interventi chirurgici che gli hanno permesso di sopravvivere. Ma la difficile battaglia per la vita che Valentina sta combattendo non può essere vinta in queste condizioni abitative assolutamente prive di tutte le più elementari condizioni igienico-sanitarie. E’ necessario che Valentina e la sua famiglia abbiano assegnato , al più presto, un alloggio normale che consenta alla piccola di continuare le cure e gli interventi necessari abitando in un luogo asciutto e igienicamente sano. Si parla tanto dei diritti dei minori, ma nel caso dei rom le istituzioni attenzionano solo alcuni diritti come quello allo studio, senza mostrare alcun interesse verso il diritto alla salute che è altrettanto importante e spesso è direttamente legato al diritto all’alloggio. Questa poca attenzione è forse dovuta al fatto che il diritto ad un alloggio idoneo viene negato dalle stesse istituzioni pubbliche le quali, come in questo caso, abbandonano tanti bambini in condizioni abitative proibitive. Oltre a Valentina, che ha avuto la sfortuna di nascere con una grave malattia, tanti sono i bambini che vivono nel ghetto dell’ex Polveriera e che a causa delle condizioni abitative in cui si trovano hanno contratto diverse malattie. Sono ormai anni che l’Opera Nomadi denuncia le gravissime condizioni in cui abitano 28 famiglie e 40 minori nel ghetto dell’ex Polveriera, ma nessuna Amministrazione, fino ad oggi, ha fatto nulla di concreto, oltre che promettere senza poi mantenere. Il 24 agosto 2011 ( due mesi prima della nascita di Valentina ) il sindaco Arena, su richiesta dell’Opera Nomadi, ha effettuato un sopralluogo presso l’insediamento dell’ex Polveriera con gli assessori Curatola e Morisani e dopo aver visto le condizioni di queste persone ha dichiarato ai giornali “ La prima cosa da fare è trovare un’altra collocazione ai cittadini che vivono in queste baracche”. Ma da quella data nulla è stato fatto nonostante le sollecitazioni dell’Opera Nomadi e le promesse fatte. A giustificare questa negligenza l’Amministrazione sostiene che non ci sono alloggi da assegnare. Invece gli alloggi necessari per la famiglia di Valentina e per le altre famiglie che si trovano nelle stesse condizioni ci sono. Se il Comune, applicando la legge vigente ( L.r nr 32/96), provvedesse, finalmente, ad effettuare i controlli sugli alloggi assegnati verrebbero individuate decine di alloggi non più abitati che potrebbero essere assegnati non solo alle famiglie rom, ma a tutte quelle famiglie che ne hanno bisogno e diritto. Data la grave situazione di salute di questa neonata l’Opera Nomadi prega il sindaco Arena di voler considerare seriamente il caso, provvedendo, in tempi brevi, ad assegnare un alloggio a questa famiglia per consentire alla piccola Valentina di continuare le cure mediche in una abitazione normale.

Reggio Calabria, 16 marzo 2012

Il presidente Sig. Antonino Giacomo Marino

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