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venerdì 16 marzo 2012

MAFIA: LEGAMBIENTE, AL NORD OPERA LA 'CEMENTO SPA' ILLEGALITA' E CORRUZIONE HUMUS GIUSTO PER INFILTRAZIONI MAFIOSE

 (ANSA) - GENOVA, 15 MAR - Il rapporto tra mafia, abusivismo ed edilizia e' un'equazione ormai accertata anche al Nord, al punto che per la criminalita' oraganizzata tutto il Nord Italia e' una sorta di 'Cemento spa': illegalita', corruzione e abusivismo sono un humus ideale per favorire le infiltrazioni in settentrione. Questa la sintesi di 'Cemento spa', il dossier di Legambiente presentato oggi a Genova in occasione della XVII Giornata contro tutte le mafie, organizzata per sabato a Genova dall'associazione Libera. Il dossier fornisce dati basati sulle risultanze investigative e le analisi conseguenti. Nelle regioni del Nord Italia - Liguria in testa, Lombardia e Emilia Romagna - sono 26 i clan e le 'ndrine censiti dalla Direzione Nazionale Antimafia e 1.431 i beni confiscati. La Liguria detiene il triste primato delle infrazioni in materia edilizia con il 25,2% dei reati registrati nell'intero Nord Italia, 337 sequestri e 2.641 persone denunciate. Al 2/o posto c'e' la Lombardia, seguita da Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Trentino, Friuli e Valle d'Aosta. Tra le province del Nord, quella che presenta maggiori criticita' e' Imperia, seguita da Genova, Savona e Sondrio. E' stato il vorticoso giro d'affari che ruota attorno all' edilizia e al movimento terra, oltre che alle grandi opere pubbliche, a far diventare il Nord Italia appetibile per la criminalita' organizzata, i cui insediamenti risalgono ai tempi del 'confino' dei capi clan siciliani, calabresi e campani. ''La capacita' di penetrazione delle organizzazioni criminali in enti locali e negli appalti per i lavori pubblici - ha detto Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria - si e' rafforzata anche grazie alla crisi economica. Il ponente ligure, con i Comuni di Ventimiglia e Bordighera sciolti per infiltrazione mafiosa a causa di interessi legati alla costruzione dei porti, al gioco d'azzardo e alla gestione degli appalti ne rappresenta una prima evidenza''. Nel dossier di Legambiente viene ricordato l'alto numero di clan e 'ndrine presenti al Nord: sono ben 26 e vengono considerati quelli di maggior spessore criminale ed economico. Un altro dato che sintetizza la gravita' della situazione e' quello relativo ai beni confiscati alla criminalita' organizzata: in tutta Italia, la Lombardia si attesta al terzo posto per numeri di confische: 205 sono stati i beni mobili e immobili posti prima sotto sequestro e poi confiscati dopo Sicilia (561) e Campania (317). E Milano, con 190 immobili sottratti ai clan e' la quinta citta' d'Italia dopo Palermo (1.924), Reggio Calabria (245), Motta Sant'Anastasia, in provincia di Catania (230) e Roma (209).

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