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giovedì 15 marzo 2012

Cosenza: Il Consigliere comunale Maria Lucente, dopo l’inchiesta di “Repubblica” sul Comune di Genova, interviene sul funzionamento delle commissioni consiliari

“Il quotidiano la “Repubblica”, nell’edizione di ieri, ha reso pubblico il monitoraggio effettuato per quasi due mesi, dal 17 gennaio al 7 marzo, sull’andamento dei lavori delle commissioni consiliari del Comune di  Genova, registrando comportamenti scorretti da parte di moltissimi consiglieri.

Molti di questi “garantivano” la loro presenza per pochi minuti , cinque, dieci, a volte solo il tempo di registrare la presenza.

Il Presidente del Consiglio comunale di Genova ha reagito a questo andazzo, scorretto dal punto di vista economico-contabile. E’ grave, infatti, percepire un gettone, di qualunque entità sia, per pochi minuti di presenza improduttiva; questa è l’altra dimensione preoccupante: le commissioni, con presenze così ballerine, alterne, veloci, sono assolutamente senza efficacia e senza risultati realmente condivisi. Anche a Cosenza è stato sollevato questo problema e personalmente ho – ahimè – censurato , interpretando un ruolo indubbiamente fastidioso, comportamenti del genere da parte di qualche consigliere “mordi e fuggi”. Si tratta certamente di sporadici casi (non ho il polso delle commissioni di cui non sono componente), ma mi sembra opportuno sollecitare il Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone a procedere alle opportune attività conseguenziali. Inoltre si sollecita anche il Presidente della commissione Controllo e Garanzia, Giuseppe Mazzuca, a procedere ad una rivisitazione delle regole che disciplinano i lavori delle commissioni, introducendo magari questo breve comma : “il gettone di presenza viene assegnato solo a chi è presente dall’inizio alla fine della riunione”, attivando, quindi, il contrappello. Ci sarebbe una migliore organizzazione dei lavori delle commissioni, una loro concreta produttività e certamente un risparmio economico.

A tal proposito, ritengo altrettanto opportuno che i capigruppo non percepiscano alcun gettone di presenza per la loro partecipazione, esclusivamente volontaria, a tutte le commissioni. Il ruolo di capogruppo è di per se stesso politicamente importante e gratificante e laddove lo si voglia esercitare, non obbligatorio e non richiesto, nelle varie Commissioni, dovrebbe avere carattere di gratuità, dal momento che il ruolo effettivo e remunerato spetta già ai consiglieri componenti le commissioni.

Rendo pubblica questa posizione per due ordini di motivi: innanzitutto per avere registrato l’inefficacia dell’autocontrollo e soprattutto perché sento il dovere di confermare l’onesto e corretto comportamento dei tanti consiglieri comunali che condividono certamente quanto sto affermando, a tutela della dignità del loro ruolo”.

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