“Il quotidiano la “Repubblica”, nell’edizione di ieri, ha reso pubblico il monitoraggio effettuato per quasi due mesi, dal 17 gennaio al 7 marzo, sull’andamento dei lavori delle commissioni consiliari del Comune di Genova, registrando comportamenti scorretti da parte di moltissimi consiglieri.
Molti di questi “garantivano” la loro presenza per pochi minuti , cinque, dieci, a volte solo il tempo di registrare la presenza.
Il Presidente del Consiglio comunale di Genova ha reagito a questo andazzo, scorretto dal punto di vista economico-contabile. E’ grave, infatti, percepire un gettone, di qualunque entità sia, per pochi minuti di presenza improduttiva; questa è l’altra dimensione preoccupante: le commissioni, con presenze così ballerine, alterne, veloci, sono assolutamente senza efficacia e senza risultati realmente condivisi. Anche a Cosenza è stato sollevato questo problema e personalmente ho – ahimè – censurato , interpretando un ruolo indubbiamente fastidioso, comportamenti del genere da parte di qualche consigliere “mordi e fuggi”. Si tratta certamente di sporadici casi (non ho il polso delle commissioni di cui non sono componente), ma mi sembra opportuno sollecitare il Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone a procedere alle opportune attività conseguenziali. Inoltre si sollecita anche il Presidente della commissione Controllo e Garanzia, Giuseppe Mazzuca, a procedere ad una rivisitazione delle regole che disciplinano i lavori delle commissioni, introducendo magari questo breve comma : “il gettone di presenza viene assegnato solo a chi è presente dall’inizio alla fine della riunione”, attivando, quindi, il contrappello. Ci sarebbe una migliore organizzazione dei lavori delle commissioni, una loro concreta produttività e certamente un risparmio economico.
A tal proposito, ritengo altrettanto opportuno che i capigruppo non percepiscano alcun gettone di presenza per la loro partecipazione, esclusivamente volontaria, a tutte le commissioni. Il ruolo di capogruppo è di per se stesso politicamente importante e gratificante e laddove lo si voglia esercitare, non obbligatorio e non richiesto, nelle varie Commissioni, dovrebbe avere carattere di gratuità, dal momento che il ruolo effettivo e remunerato spetta già ai consiglieri componenti le commissioni.
Rendo pubblica questa posizione per due ordini di motivi: innanzitutto per avere registrato l’inefficacia dell’autocontrollo e soprattutto perché sento il dovere di confermare l’onesto e corretto comportamento dei tanti consiglieri comunali che condividono certamente quanto sto affermando, a tutela della dignità del loro ruolo”.
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