“Sarei stato lì ancora per ore”. Lo dice con un sorriso sincero, appena risalito in macchina, un attimo dopo aver salutato la famiglia Pellicanò. Ivan Castiglia, apparentemente guascone, dietro la sua sfrontatezza nasconde in realtà un timido ragazzo. Inizialmente titubante nell’approcciarsi all’esperienza del Reggina Family, ne esce profondamente entusiasta. Come lui, Antonio Ragusa , che ha immediatamente scoperto di vantare orgogliose, comuni origini siciliane con mamma Maria Pia.
E’ bastato un attimo per rompere il ghiaccio. Complice la straordinaria ospitalità della famiglia Pellicanò, la coppia amaranto designata per l’incontro odierno ha potuto respirare fin dal primo istante il clima che ha contraddistinto tutti gli appuntamenti di questa iniziativa che continua a riscuotere un incredibile successo in termini di partecipazione e calore.
“Avremo allenamento dopo un paio d’ore”, si erano premurati di ricordare i due calciatori alla vigilia, raccomandando così un menu leggero per l’occasione. “Andate a Pellaro? Pesce!”, aveva previsto Emanuele Belardi, un attimo prima che i due compagni lasciassero il Sant’Agata per raggiungere casa Pellicanò. Intuizione corretta: aprono delle trofie gamberetti, zucchine e pinoli, sfumate al vino bianco. Poi seppia con i piselli, cozze e gamberi gratinati. Tutto semplicemente squisito, giurano i protagonisti del pranzo.
Ma il cibo è solo gustosissima cornice di una conversazione ricca di aneddoti e buonumore, durante la quale tutti, da papà Consolato alle figlie Valeria e Annalisa, così come il ragazzo di quest’ultima, trasudano vero amore per la maglia amaranto. Due ore che corrono sul filo di ricordi ed emozioni comuni. Trasferte, vittorie, gioie e dolori, identificazione in una Reggina capace di rappresentare un popolo. C'è anche spazio per il rammarico: la beffa di Bari è ancora troppo fresca. "Ci sarebbe andato strettissimo perfino il pari...", giura Ragusa.
“Vinceranno loro!”, si augurano i due amaranto, nella speranza che i Pellicanò, nel prossimo mese di maggio, possano laurearsi ‘Famiglia Amaranto 2011-2012’ . Mister Gregucci attende Ivan e Antonio in campo: il consueto brindisi chiude il pasto e consegna alla memoria una giornata densa di emozioni. L’appuntamento, ora, è per tutti al Granillo!
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