“Dobbiamo
sforzarci sempre di tramandare la memoria riempiendola di contenuti, perché è
solo spiegando alle giovani generazioni il significato profondo di taluni
sacrifici, che onoriamo con rispetto il ricordo di chi è morto per servire lo
Stato”.
Ad
affermarlo è il sindaco Mario Occhiuto che, insieme agli assessori Marina Machì
e Davide Bruno, ha voluto ricordare le
stragi di via Capaci e di via D’Amelio, in occasione del ventesimo
anniversario, le cui celebrazioni ufficiali sono previste a Palermo domani,
mercoledì 23 maggio.
Dal
canto suo, Marina Machì, assessore alla formazione della coscienza civica e
alla scuola del Comune di Cosenza, ribadisce che “è dalla scuola che può
germogliare il seme della legalità e della speranza, perché è nella scuola che
si formano i cittadini consapevoli che con gli strumenti della cultura e del sapere possono respingere gli assalti
della barbarie e della degenerazione dei valori”. L’Amministrazione comunale di
Cosenza – sottolinea ancora Marina Machì – al di là delle celebrazioni
organizzate in tutta Italia per ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone,
Paolo Borsellino e di tutti i caduti delle stragi di Capaci e via D’Amelio,
intende richiamare l’attenzione sull’importanza e sul ruolo insostituibile che la scuola
riveste nella formazione dei ragazzi e nella definizione dei loro percorsi di
crescita. Ciò che più importa –rimarca inoltre Marina Machì – è impegnarsi per
la legalità quotidianamente, combattendo anche tutti quegli atteggiamenti, come
ad esempio il bullismo, che rappresentano una sorta di anticamera di
comportamenti ancora più preoccupanti. I fatti di Brindisi aggiungono un
ulteriore carico di tristezza e di sgomento all’anniversario di Capaci e via
d’Amelio. Non è ancora chiara la matrice dell’attentato davanti alla scuola
“Morvillo-Falcone” che sabato scorso ha spezzato la vita della giovanissima
Melissa Bassi. Le ipotesi accreditate nelle ultime ore parlano di un gesto
isolato, opera, forse di uno squilibrato. Comunque sia – dice ancora
l’Assessore Machì - ciò che è avvenuto a Brindisi è agghiacciante e merita
risposte adeguate. Ho condiviso ampiamente la scelta del Sindaco di Mesagne di
non chiudere le scuole del suo comune per dimostrare che presìdi di legalità e
di democrazia come le scuole non possono interrompere la loro missione neppure
per un giorno. La nostra Amministrazione, con le azioni condotte
dall’assessorato alla scuola, ha ribadito in più occasioni il suo impegno a
favore della legalità e della democrazia.
Una
giornata dedicata al “senso dello Stato” è stata quella che abbiamo ideato ed organizzato il 31 marzo scorso, con la messa
in scena al Teatro “Morelli” dello spettacolo “Toghe rosso sangue”, preceduta
da una mattinata di conversazione tra gli studenti delle scuole superiori
cittadine e chi, a vario titolo, per professione e impegno sociale, affronta la
problematica delle mafie.
Un
invito alla presa di coscienza e all’espressione del proprio dissenso nei
confronti di ogni forma di mafia. Sempre sull’idea di legalità – prosegue la
Machì – abbiamo varato il progetto “cittadini praticanti” invitando alcuni
docenti del corso di laurea in filosofia a tenere dei laboratori di
cittadinanza attiva in quattro istituti superiori della città (il Liceo
Classico “Telesio”, il Liceo Scientifico “Fermi”, l’Istituto per Geometri
“Quasimodo” e il Liceo Statale “Della Valle”). Proseguiremo su questa strada,
consapevoli del fatto che i principi e i valori della legalità vadano
instillati con un’attenta opera di divulgazione e diffusione all’interno della
scuola per bandire dalla società ogni forma di violenza e per evitare che il
sacrificio di uomini come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino o della
giovanissima Melissa Bassi non sia avvenuto invano”.
A
Marina Machì fa eco anche l’Assessore al futuro e ai giovani Davide Bruno.
“Investire
nella cultura e nel sapere – afferma Bruno – è un imperativo categorico per gli
enti locali, perché solo così si potranno precostituire le condizioni perché i
nostri giovani abbiano a loro disposizione gli strumenti necessari a combattere
ogni forma di illegalità. E tra questi strumenti abbiamo voluto inserire il
Servizio Volontario Europeo che da domani sarà presentato negli istituti
superiori della città con l’obiettivo di promuovere la cittadinanza attiva dei
giovani, in generale, e la loro cittadinanza europea in particolare, ma
anche sviluppare la solidarietà e la
tolleranza, allo scopo di rafforzare la
coesione sociale dell'Unione europea e la comprensione reciproca tra i giovani
di diversi paesi.”
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