L'incendio
dell'autovettura del Sindaco di Seminara Antonio Bonamico rappresenta un colpo
durissimo che rischia di mettere in ginocchio il gia' fragile e debole tessuto
democratico del paese di Seminara.
Antonio
Bonamico, con la sua Amministrazione Comunale, rappresenta la speranza per
questa realta' dopo gli anni difficili dello scioglimento per mafia del
Consiglio Comunale, a seguito dell'arresto del precedente Sindaco e di altri
amministratori comunali.
Da poco
piu' di due anni a Seminara si e' intrapresa la strada del cambiamento,
rompendo con il passato e facendo una chiara scelta a sostegno di un Sindaco
fortemente impegnato nella battaglia per l'affermazione della legalita' e per
difendere la convivenza civile contro la violenza, la sopraffazione e la
prepotenza della ‘ndrangheta.
Il
percorso di pulizia e di trasparenza che e' stato avviato evidentemente
contrasta con gli interessi della criminalità organizzata che vuole mantenere
un potere assoluto e dispotico sul territorio e sulle istituzioni per condizionarli
e per ricondurli ai loro fini ed obiettivi fondati sull'illegalità e sul
soffocamento di ogni libertà individuale.
In questo
contesto l'attacco intimidatorio contro il Sindaco Antonio Bonamico deve
ricevere una risposta forte e adeguata da parte dell'intera comunita' che deve
reagire in maniera compatta per respingere il ricatto di chi vuole ricacciare
indietro il paese agli anni bui durante i quali la ndrangheta dominava sul
comune.
Il PdCI
della Calabria, nell'esprimere la piu' ferma e totale condanna del vile atto
intimidatorio, formula totale solidarietà e conferma pieno sostegno al Sindaco
Bonamico che ha gia' detto chiaramente che non intende mollare e che non si
farà intimidire ed invita tutti i sinceri democratici a stringersi attorno all'Amministrazione
Comunale di Seminara in questo momento difficile e delicato.
Infine,
una particolare sollecitazione si rivolge alle autorità competenti e alle forze
dell'ordine affinché si faccia quanto necessario per assicurare alla giustizia
gli esecutori e i mandanti del gesto criminale, per non lasciare impuniti i
responsabili e per dare un segnale di incoraggiamento e di fiducia sulla
effettiva efficacia dell’azione e della presenza dello Stato.
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