Reggio Calabria, 24 mag. (Adnkronos) - Creavano societa' per aggirare il fallimento. La Guardia di finanza ritiene pero' di avere svelato il trucco e cosi' ha denunciato sei persone bancarotta impropria, emissione di fatture false ed estorsione, e ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni e attivita' del valore di tre milioni di euro. Contestualmente sono state eseguite perquisizioni domiciliari in Reggio Calabria e Milano presso le sedi delle societa' coinvolte e di quattro fiduciarie interessate alla vicenda. L'indagine ha preso le mosse nel mese di febbraio 2011 a seguito della denuncia di una trentina di dipendenti di alcuni supermercati del capoluogo reggino i quali lamentavano da alcuni mesi di non percepire lo stipendio e temevano il licenziamento. Gli approfondimenti delle Fiamme gialle hanno permesso di accertare che L.B. e suo marito T.G. rispettivamente soci unici della societa' che gestiva i supermercati e di una immobiliare, in sede di procedura di concordato preventivo dinanzi al Tribunale avrebbero fatto apparire le due societa' come enti distinti e separati con contestuale creazione di crediti apparenti tra loro al fine di ingannare i creditori ammessi alla predetta procedura. E' stata inoltre accertata la costituzione di ulteriori due imprese che attraverso successivi intrecci societari e affitti di rami di azienda avrebbero permesso una loro intestazione meramente formale in capo ad alcune fiduciarie milanesi anche se di fatto la loro gestione sarebbe sempre rimasta in capo alla donna. Tali manovre avrebbero agevolato la distrazione dal patrimonio della societa' in liquidazione di numerosi beni di significativo valore commerciale a favore di terzi futuri acquirenti o di societa' dagli stessi occultamente partecipate. Nel prosieguo delle indagini sono stati infine portati alla luce alcuni episodi estorsivi in danno di dipendenti i quali con minaccia del licenziamento sarebbero stati costretti alla restituzione di una parte degli stipendi certificati in busta paga ma di fatto percepiti per importi inferiori. Oltre ai due coniugi sono stati denunciati anche la sorella di L.B., due dipendenti della societa' in liquidazione ed S.S., quali soci unici o amministratori delle diverse imprese costituite. Il valore complessivo delle quote societarie e dei beni sequestrati puo' essere quantificato in oltre 3 milioni di euro costituiti in particolare da sette immobili a destinazione commerciale, due capannoni industriali, 1un'unita' immobiliare residenziale di notevole pregio, un'unita' immobiliare non residenziale, un fabbricato rurale e due autovetture di grossa cilindrata. Tra i beni sequestrati rientra il notissimo locale ''Cordon Bleu'' sul centralissimo corso Garibaldi, i supermercati ''Spaccio Alimentare'' e ''Docks''.
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