Il
presidente della seconda Commissione consiliare, ‘Bilancio,programmazione
economica e attività produttive’, Candeloro Imbalzano (Scopelliti presidente),
ha rilasciato la seguente dichiarazione che si trasmette nella sua stesura
integrale:
“Non è accettabile l’esclusione delle Regioni, e
quindi anche della Regione Calabria, già ampiamente penalizzate dalle “ camicie
di forza” di Piani di Rientro dai rispettivi deficit, originati dalle allegre,
passate gestioni della sanità pubblica, dal decreto relativo alle compensazioni
per pagamenti alle imprese che vantano crediti verso le Amministrazioni
pubbliche. E’ un provvedimento, in generale tanto atteso, iniquo e palesemente
discriminatorio, che rischia di accentuare il distacco dalle Istituzioni di
aree importanti del Paese, impedendo a migliaia di imprese di arginare il rischio, ormai più che
concreto, di essere espulse dal mercato, con costi sociali, in termini di
fallimenti e di perdite di posti di lavoro, altissimi. Paradossalmente, invece di
stimolare la crescita soprattutto nelle parti più deboli del Paese, a partire
dalla nostra Regione, con questo decreto si affosserebbe definitivamente la
possibilità e la speranza di quelle piccole e medie imprese, che restano
comunque la spina dorsale del già debole sistema produttivo meridionale”.
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