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venerdì 25 maggio 2012

Sportal.it: Giaccherini sogna in grande



Sembrava un acquisto di second'ordine. Voluto fortemente da Conte, Giaccherini, a suon di prestazioni importanti, ha fatto ricredere tutti i suoi detrattori, risultato un elemento prezioso per la conquista dello scudetto. Sportal.it lo ha intervistato, in esclusiva, per ripercorrere le tappe di una stagione indimenticabile e per far luce sui progetti futuri.

Allora Giaccherini, terminati i festeggiamenti per lo scudetto?
"Diciamo che, giorno dopo giorno, ci stiamo riprendendo".
Peccato per come è andata a finire la finale di Coppa Italia...
"Mi ha dato molto fastidio perdere quella finale. Era una competizione molto importante per tutti noi, tanto che, ad inizio anno, era il nostro primo obiettivo. Abbiamo fatto tanti sacrifici per arrivare sino all’atto conclusivo, davvero un peccato".
Pensi che il Napoli abbia meritato di vincere?
"Sicuramente sono entrati in campo con tanta determinazione ma anche noi eravamo pronti. E’ stata una bella partita, potevamo vincere noi, come loro del resto. Direi che il rigore è stato determinante".
Coppa Italia a parte, la Juve è tornata grande. Ora c’è da aprire un ciclo?
"Il difficile arriva adesso. Ora siamo noi la squadra da battere. L'importante sarà, quando ricominceremo, giocare sempre con la stessa voglia mostrata quest'anno".
Una stagione pazzesca anche per te. Che effetto ti ha fatto giocare nella Juventus?
"E' stato incredibile. Ho avuto la fortuna di giocare con tantissimi campioni e imparare molto da loro. Penso a Del Piero, Buffon e Pirlo, veramente incredibile".
Hai parlato di Pirlo. Tu che lo vedi tutti i giorni, che ci puoi dire?
"Che è di un’altra categoria ma per davvero. E' un fenomeno, è il più forte di tutti".
Grandi giocatori e anche un grande allenatore…
"Per me Conte è perfetto, davvero perfetto. E' stato decisivo".
E Giaccherini? Come sei riuscito a farti trovare sempre pronto, ogni volta che sei stato chiamato in causa? Quale è il tuo segreto?
"Il segreto è lavorare bene durante la settimana. Io so che in campo ci vanno 11 giocatori e, quando giochi in una squadra come la Juventus, il livello medio è altissimo e non è facile trovare spazio. Il segreto è allenarsi sempre al massimo. Poi, quando capita, devi essere pronto a fare meglio di chi stai andando a sostituire".
Ma non ti pesa non essere un titolare?
"No, assolutamente no. Gioco nella squadra più forte d’Italia e tra le più grandi del mondo, sono consapevole di avere davanti giocatori spettacolari che meritano di giocare titolari".
Beh, il prossimo anno ci sarà una competizione in più, la Champions League...
"Un altro sogno che si realizza. Sarebbe fantastico, almeno per me, giocare contro Real Madrid o Barcellona, due squadre incredibili".
Il problema è che, probabilmente, arriveranno dei top player per l'attacco e sarà sempre più difficile trovare spazio...
"Ben vengano i Top Player. Più ce ne sono, meglio è. Non ho paura, quando sono arrivato alla Juventus ero la quarta o quinta scelta ma ho comunque trovato il mio spazio".
Ora c'è da giocarsi la carta Italia...
"Sono felicissimo di questa chiamata del CT Prandelli. Esserci è pazzesco per me. Quando ho cominciato a giocare non avrei mai pensato di arrivare in Serie A, puoi immaginare cosa significhi la Nazionale".
Ma ti ha sorpreso questa convocazione o te l'aspettavi?
"Ho fatto una buona stagione. Il CT mi seguiva già lo scorso anno a Cesena ma è stata comunque una gradita sorpresa".
Merito del tuo essere sempre pronto a scendere in campo?
"Credo di essere un giocatore che abbina la qualità alla quantità e sono un giocatore che può giocare in più ruoli, oltre al fatto che corro parecchio".
Vero, Giaccherini sta correndo veloce e non ha nessuna intenzione di fermarsi...

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