(ASCA) - Reggio Calabria, 22 mag - ''L'operazione di ieri,
denominata 'Falsa politica', condotta dalla Polizia di Stato
su richiesta della Dda di Reggio Calabria, ha stroncato,
ancora una volta, uomini della cosca Commiso della
'ndrangheta di Siderno. Ed ancora una volta, attraverso le
persone colpite da questa operazione e la relativa inchiesta,
emerge il forte e preoccupante connubio tra politica e
'ndrangheta, e il relativo condizionamento del voto che c'e'
in Calabria e nella provincia di Reggio, in particolare''. Lo
ha dichiarato Angela Napoli, deputa Fli e Componente
Commissione Parlamentare Antimafia.
''Non so se riuscira' mai - dice Napoli - ad emergere la
responsabilita' della politica calabrese che porti a bandire
il '...si dice, ma non e' colpito dalla giustizia e comunque
porta i voti...' nelle scelte delle candidature.
E', infatti, il momento della scelta dei candidati e della
formazione delle liste, quello nel quale si rinsalda il
connubio tra politica e mafia ed e' proprio quel momento che
dovrebbe far pesare maggiormente 'il sospetto' rispetto alla
'vittoria elettorale' ad ogni costo''.
''Non e' piu' sufficiente, solo dopo l'intervento della
Magistratura, dire ''gettiamo le chiavi'' o ''non
immaginavo'' o ''prendo le distanze'': frasi ormai
chiaramente definibili ''di comodo''. La ''ndrangheta vota e
fa votare per coloro che possono poi offrirle delle
''garanzie'' .
Se allontaniamo da noi la necessaria responsabilita' non
lamentiamoci poi se nel momento elettorale cresccono
l'astensionismo e l'antipolitica! Oggi piu' che mai si rende
indispensabile - afferma Napoli - la sottoscrizione delle
petizioni popolari 'Liste Pulite' lanciate da Futuro e
Liberta' ed anche l'applicazione della 'Legge Lazzati''.
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