Il consigliere regionale Ottavio Bruni (Udc), primo
firmatario, ha depositato una proposta di legge concernente la possibilità, in
caso di separazione e di divorzio, di far valere quale garanzia per l’accesso
al credito presso istituti bancari a carattere regionale, l’assegno di
mantenimento ricevuto per legge da uno dei due coniugi. Il progetto di legge è
stato sottoscritto anche dal capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale,
Alfonso Dattolo, e dal vice, Gianluca Gallo.
“Nell’ultimo decennio – scrive il consigliere Bruni
nella relazione di accompagnamento -
l’importo medio del sostentamento economico a beneficio dei figli minori
è stato pari a 460,30 euro nelle separazioni e a 396, 50 euro per i divorzi. Lo
scopo della proposta di legge – evidenzia il consigliere dell’Udc - è quello di
rimuovere ogni ostacolo che impedisca la piena parità degli uomini e delle donne nella vita
sociale, culturale ed economica, agevolando il coniuge debole nell’accesso al
credito. Accade infatti, che il più debole non è solvibile per cui gli istituti
di credito sono impossibilitati a concedere i prestiti richiesti. Con questa
legge – osserva ancora Bruni – si dà la possibilità al coniuge debole di
ottenere un prestito, sebbene contenuto entro un certo tetto, per una somma
individuata di 25 mila euro. E’ un indiscutibile passo in avanti sul fronte
della democrazia paritaria tra coniugi – afferma Ottavio Bruni – nonché tra
uomo e donna. Si vuole così dare una opportunità concreta affinchè in seguito
ad una separazione o ad un divorzio non si cada nel baratro totale della
disperazione ma si possa intravvedere in quell’assegno di mantenimento anche
una piccolissima autonomia decisionale e gestionale”.
Il progetto di legge, costituito da dieci articoli,
prevede, tra l’altro, il diritto per il coniuge debole “nei confronti del quale
è stato disposto assegno di mantenimento
per se o per i propri figli, di estrapolare documentazione relativa alla
situazione lavorativa dell’ex coniuge presso gli uffici del lavoro o gli
istituti previdenziali, necessaria agli istituti bancari per elargire il
prestito.
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