“Non comprendere le Regioni che hanno
sottoscritto un piano di rientro per i debiti accumulati nella sanità all’interno di un provvedimento di ordine generale che concerne i debiti delle pubbliche amministrazioni con gli imprenditori, va considerato come una clamorosa svista”.
Lo afferma il consigliere regionale del
Gruppo Misto Pasquale Tripodi, che aggiunge: “Certo, una svista simile, commessa da un Governo di tecnici fa riflettere, perché ci può essere lo zampino di un pregiudizio verso alcune Regioni che semplicemente è inaccettabile. D’altronde, se fosse una decisione riflettuta e quindi non erronea, dovremmo allarmarci, perché le conseguenze sull'economia delle Regioni soggette a piano di rientro nella sanità sarebbero disastrose. Qui si tratta di condannare all’impoverimento territori interi che non hanno alcuna colpa per l’irresponsabilità della gestione politica della
sanità”.
sanità”.
Ancora Tripodi: “In conseguenza di tutto
ciò, tuttavia, ed anche per non offrire più alibi a chi non stravede per il Mezzogiorno, c’è da augurarsi che la Regione Calabria, dopo due anni, metta fine alle procedure di rientro nella sanità o dica pubblicamente che non ci riesce e quindi denunci cosa, chi ed in che termini è preclusa la conclusione di questa lunghissima fase di commissariamento in uno dei settori fondamentali come la sanità” .
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