Roma, 25 mag. (Adnkronos) - ''Le decisioni assunte dal Governo con i quattro decreti attuativi sulla ''Disciplina dei rapporti di credito e debito tra Pubblica Amministrazione e imprese fornitrici'', prevedono di escludere dal perimetro di applicazione della normativa le Regioni sottoposte ai piani di rientro dal deficit della sanita', fra le quali Campania, Lazio, Molise e Calabria. Se confermate, queste linee, assunte in nome del vincolo di salvaguardia del patto di stabilita', non solo aggirano l'obbligo morale delle amministrazioni pubbliche di far fronte celermente ai pagamenti dovuti alle imprese, come chiede anche l'Unione Europea, ma rischiano di far piovere sul bagnato''. E' quanto sostiene in una nota il Segretario Confederale delle Cisl Luigi Sbarra. ''La carenza di liquidita' rappresenta oggi un problema drammatico, soprattutto in regioni, come quelle meridionali, che stanno soffrendo terribilmente il peso della crisi -sottolinea Sbarra- con difficolta' evidenti di accesso al credito e con un sistema di piccole e medie imprese gia' in sofferenza sul fronte della competitivita', la ricerca e l'innovazione. Non crediamo sia tollerabile, in una fase di riscossione spietata delle imposte e contributi, che crea difficolta' insormontabili alle piccole imprese anche creditrici rispetto al pubblico, scaricare sulle stesse il peso di deficit sanitari regionali di cui non sono responsabili''. ''Inoltre non si tiene in alcun conto lo sforzo in atto in diverse regioni di progressivo rientro del deficit sanitario nei confini del patto di stabilita'. In definitiva siamo in presenza di provvedimenti necessari e dovuti alle imprese che attuano una selezione regionale inutilmente punitiva e di dubbio profilo costituzionale. La Cisl quindi -conclude Sbarra- si schiera decisamente con le Istituzioni regionali, le rappresentanze associative ed i territori che chiedono con forza la modifica immediata, in senso inclusivo, dei provvedimenti emanati dai Ministeri dell'Economia e dello Sviluppo Economico".
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.