Chi mi conosce lo sa benissimo. – dichiara l’Assessore Provinciale Mario Candido - Nella vita così come in politica personalmente rifuggo dai protagonismi. A me piace semplicemente impegnarmi e lavorare sodo, badando solo ai risultati concreti, senza troppi fronzoli e senza ricercare mai, ad ogni minima occasione, motivi di visibilità sugli organi di informazione. Proprio in questa direzione mi sto muovendo e sto cercando di interpretare il ruolo che il Presidente Raffa ha inteso affidarmi in seno alla Giunta dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria. Pertanto, in qualità di Assessore Provinciale delegato ai trasporti in merito al rilancio dell’aeroporto intendo badare ai fatti piuttosto che alle chiacchiere o ai proclami.
Gli ultimi dati ufficiali relativi all’affluenza passeggeri presso l’Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” sono confortanti. Nonostante un generalizzato decremento dei movimenti pari al – 20 %, si è registrato un aumento di passeggeri del + 5,4 %. Sempre secondo questi dati ufficiali aggiornati a Gennaio 2012 si registra altresì un aumento del + 22,6% se riferito solo ai passeggeri su voli nazionali.
Elemento decisivo – a parere dell’Assessore Candido – è stata la concorrenza tra Alitalia e Blu Express, che ha favorito un ribasso delle tariffe e quindi una maggiore accessibilità per tutti nell’utilizzare il mezzo aereo compensando di fatto l’assenza venutasi a creare per il disimpegno progressivo da parte di Air Malta, Trawel Fly e Prima A.T.I. Come Amministrazione Provinciale ci siamo prefissati e stiamo strenuamente perseguendo l’obiettivo di garantire stabilmente la presenza di altre compagnie aeree e di nuovi voli. Per far sì che queste condizioni favorevoli si verifichino occorreva puntare innanzi tutto al risanamento dei conti della Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto che grazie all’operato del Presidente Porcino e dell’intero attuale Consiglio di Amministrazione si sta puntando a risolvere innanzi tutto incidendo positivamente nel ridurre gli sprechi e gli eccessi ad esempio in riferimento alla spesa del personale fino a poco tempo fa incidente per il 93% sulla spesa totale. Un paradosso decisamente da superare. Sul fronte infrastrutturale sempre il management Sogas si sta adoperando per colmare i ritardi relativi al completamento dei lavori relativi al prolungamento della pista di atterraggio nonché all’avvio delle opere previste per l’ammodernamento dell’aerostazione. Anche sul versante delle certificazioni Enac si sono registrati risultati significativi.
Fatti concreti dunque che sono sotto gli occhi di tutti e che testimoniano l’impegno concreto del Presidente Raffa in primis e dell’intera amministrazione provinciale che fino ad oggi non ha mai fatto venire meno la sua presenza attiva in tutti gli appuntamenti importanti e continuamente difende il futuro dell’aeroporto e, anzi, si sta facendo sempre di più parte diligente e propositiva. Compete infatti, ad esempio, all’assessorato da me presieduto l’iniziativa già presentata finalizzata a garantire un più puntuale servizio di collegamento tra l’aeroporto e le zone più periferiche del comprensorio provinciale sia sul versante ionico sia su quello tirrenico attraverso una auspicabile sinergia con la Regione Calabria e le Aziende di Trasporto Pubblico Locale affinché si attivino delle corse dedicate con servizi a bordo dedicati all’utenza passeggeri dello scalo reggino. Una iniziativa che – conclude l’Assessore ai Trasporti Mario Candido - sarà capace di colmare un gap attualmente esistente e attrarre così nuovi flussi di passeggeri oggi orientati per comodità a scegliere lo scalo Lametino piuttosto che quello di Reggio Calabria. Su tale progetto a breve si svolgerà un nuovo incontro operativo così da definire i contorni di questa iniziativa. Sempre sul fronte aeroportuale, infine, sono allo studio nuove iniziative mirate a valorizzare la posizione strategica dello scalo reggino capace non solo di attrarre in modo naturale l’utenza proveniente dalla vicina Messina ma anche di proporsi in modo nuovo ed importante in relazione al trasporto cargo relativo alla mobilità delle merci così da aprire nuove opportunità e nuovi mercati per il nostro sistema produttivo. Considerato tutto questo, pertanto, appare chiaro che l’ipotesi di ridimensionare il nostro scalo in aeroporto sociale se da un lato lascia intravedere una soluzione di breve periodo dall’altro limiterebbe fortemente le reali potenzialità a tutt’oggi inespresse da questa importante realtà aeroportuale sulle sorti della quale tutti gli attori istituzionali coinvolti ed interessati dovrebbero scommettere ancora investendo sforzi e risorse in modo finalmente produttivo evitando sprechi e ritardi come accaduto in passato.
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