Cresce l’attesa al “Rendano” per l’arrivo di Maddalena Crippa nello spettacolo “E pensare che c’era il pensiero”, in programma lunedì 12 marzo (ore 20,30) e, in replica, martedì 13 marzo (sempre alle 20,30), terzo appuntamento del cartellone della stagione di prosa curato da Isabel Russinova.
L’attrice ha scelto, con “E pensare che c’era il pensiero”, di portare in scena uno degli spettacoli culto del grande Giorgio Gaber e di Sandro Luporini, lontana da ogni intenzione di rifare Gaber, ma con il dichiarato proposito di metabolizzare i testi delle canzoni del cantautore milanese e di riplasmarli alla maniera di Maddalena Crippa facendo rivivere la stagione d’oro del teatro-canzone, genere nel quale Gaber eccelleva e del quale la Crippa può essere considerata degnissima continuatrice.
Prima donna che si avvicina all’universo gaberiano per interpretare un “repertorio tanto originale quanto maschile”, Maddalena Crippa non si sottrae alla sfida e anzi sottolinea la novità di un nuovo approccio che passa attraverso “un altro punto di vista, un'altra sensibilità”.
Un Gaber riletto al femminile, che mantiene tutta la forza delle sue parole, che ancora oggi ci fa riflettere perché capace di interrogarsi, di scendere nel privato o aprirsi al sociale, di “stare” nel presente, riuscendo a decifrarlo e persino ad anticiparlo, mettendosi in gioco in prima persona in una costante ricerca.
La regia è di Emanuela Giordano. In scena, Maddalena Crippa sarà accompagnata al pianoforte da Massimiliano Gagliardi che è anche autore degli arrangiamenti (il coordinamento musicale è di Arturo Annecchino) e da tre coriste: Chiara Calderale, Miriam Longo e Valeria Svizzeri.
Lo spettacolo è prodotto dallo Stabile di Innovazione “Tieffe Teatro”, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber.
“Il Teatro-canzone è la cosa più importante della storia e della carriera di Gaber – sottolinea la protagonista dello spettacolo Maddalena Crippa - Una forma di spettacolo completamente nuova che all’inizio ha fatto anche molta fatica ad affermarsi. Molti hanno rifatto Gaber dando vita ad una sorta di ripescaggio tra le cose che faceva. Io, invece – afferma la Crippa – ho spostato da subito l’attenzione sul teatro canzone e su quello spettacolo culto della sua produzione artistica, ristudiandolo tutto e riproponendolo alla mia maniera, ma nel pieno rispetto di Gaber. La cosa veramente vincente è che la gente pensa quasi che sia stato scritto ieri. Gaber era un artista straordinario, capace di stare con estrema onestà di fronte alla realtà e la sapeva leggere. Sia la realtà privata - la sua parte introspettiva ed umana - sia quella sociale. “E pensare che c’era il pensiero” venne scritto nel ’94 e Gaber dimostrò grande lungimiranza e capacità di guardare avanti. Già allora parlava di temi che sono attualissimi ancora oggi. Io non recito sul palcoscenico. Non c’è l’ingombro del suo ricordo. Ho digerito i suoi testi e li faccio miei, riverberandoli sul pubblico con grandissima emotività. E il pubblico è felice.”
E Maddalena Crippa incontrerà il pubblico del “Rendano” lunedì 12 marzo, alle ore 18,00, nella sala “Quintieri”, nel corso della consueta chiacchierata informale che precederà la “prima” dello spettacolo, secondo lo schema abituale che vuole i protagonisti degli spettacoli di prosa ospitati al “Rendano” confrontarsi con gli spettatori, prima di andare in scena, in una conversazione anticipatrice dei temi della rappresentazione.
All’incontro parteciperanno, oltre alla Crippa, il pianista e arrangiatore Massimiliano Gagliardi, Isabel Russinova, responsabile artistica del cartellone di prosa del “Rendano”, il giornalista Rino Amato che con l’Associazione “Tolda ’86 Teatromusica” ha più volte messo in scena spettacoli su Gaber e la professoressa Giovanna Baglione, critico letterario.
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