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lunedì 24 settembre 2012

Reggio Calabria - PdCI: La Polizia Municipale di Reggio ha tragicamente perso la sua indispensabile terzietà


Nonostante il giustissimo clamore pubblico avuto nelle scorse settimane, l’incredibile vicenda della delibera della giunta Arena relativa alle modifiche, vergognosamente ad-personam, del Regolamento della Polizia Municipale, rischia di cadere inopinatamente nel dimenticatoio.
Quanto accaduto rappresenta un nuovo esempio di  pessima amministrazione e di lampante mala-gestione in salsa reggina. Se, ancora oggi, nonostante tutto, vogliamo credere nell’alto valore e nel ruolo delle Istituzioni, allora non possiamo che esprimere forte indignazione per la spregiudicata coercizione delle “norme” che viene portata avanti nelle Istituzioni.  
Il 9 agosto scorso la giunta Arena ha deliberato alcune “strane” modifiche al Regolamento della Polizia Municipale reggina. Modifiche che, sic et simpliciter, rappresentano drammaticamente la fine della Polizia Municipale quale Corpo autonomo e, soprattutto, garante dell’indispensabile terzietà. Si è consumata una delle pagine più buie e nefaste dell’ultimo decennio amministrativo. Il peggio del peggio: mai, forse, si era giunti a questi livelli.
Basta leggere la delibera n. 250 del 9 agosto scorso e si potrà comprendere come le nostre valutazioni siano assolutamente legate a fatti reali e dati incontrovertibili. La giunta Arena, con palese spregiudicatezza, ha deliberato di modificare il Regolamento della P.M. per creare, ex-novo,  una qualifica apicale all’ex Comandante del Corpo: l’ex dirigente esterno, in quanto decaduto, Alfredo Priolo. Non si tratta di una valutazione astratta: basta leggere la premessa della goffa delibera in questione e si intuirà che è tutto drammaticamente vero. Infatti, si potrà  chiaramente comprendere quali sono state le motivazioni alla base delle bizzarre modifiche che, nella sostanza, si sono concretizzate nella creazione di una nuova  figura denominata “Funzionario Area Vigilanza”, con poteri, responsabilità e competenze uguali a quelle del Comandante della P.M..
Si tratta, fra l’altro, di un palese e doloso tentativo finalizzato alla ingiusta e ingiustificata delegittimazione del Vicecomandante della Polizia Municipale di Reggio, il quale, fatto assolutamente non secondario, è tale non per incarico fiduciario del sindaco o della giunta.
Guarda caso, il sindaco Arena, sulla scia della delibera del 9 agosto, ha, successivamente, nominato, lo scorso 30 agosto, quale Funzionario dell’Area Vigilanza della P.M., con incarico fiduciario, proprio l’ex Dirigente Alfredo Priolo che, quindi, è uscito dalla porta per rientrare dalla finestra. Insomma, il cerchio si è chiuso con tutta una serie di atti, giuridicamente molto discutibili, che hanno pesantemente mortificato la Polizia Municipale e la sua indispensabile autonomia e indipendenza.
Questa vicenda ha assunto i termini di una situazione kafkiana che, però, rappresenta il quotidiano modo di amministrare dell’ultimo decennio caratterizzato dal nefasto “modello-Reggio”, un sistema di potere che ha totalmente distrutto e raso al suolo la città.       
Siamo letteralmente esterrefatti: la sconfinata arroganza del potere non conosce limiti e, preso atto dell’obbrobrio deliberativo in questione, esprimiamo serissime preoccupazioni anche riguardo una burocrazia comunale che, invece di bloccare le operazioni giuridicamente discutibili, sembra totalmente piegata ad una gestione amministrativa caratterizzata da logiche vendicative e di appartenenza.
Pertanto, auspichiamo che sul “caso” della Polizia Municipale intervengano, rapidamente, le Autorità preposte, in primis la Magistratura, alle quali, formalmente, ci appelliamo. Desideriamo, inoltre, che si riaccendano i riflettori, poiché non è ammissibile il bieco tentativo di piegare, a basse logiche di parte, un presidio di legalità e trasparenza, quale dovrebbe essere il Corpo di P.M.. Le “leggi ad-personam” coniate da Berlusconi hanno fatto scuola e, come abbiamo visto, a Reggio Calabria sono state ricalcate nella veste di delibere “ad-personam”. Anche questa penosa vicenda ci convince, sempre più, dell’assoluta urgenza di mandare, rapidamente, a casa il sindaco Arena e la sua fallimentare giunta. Sono loro i veri nemici di Reggio. I reggini, pertanto, devono difendere i loro legittimi interessi e per farlo devono sperare in un rapido, quanto giustificato, scioglimento del Consiglio Comunale.  

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