Il progetto della cosiddetta riforma dell’AFOR che la Giunta Scopelliti e il centrodestra vorrebbero imporre è un chiaro tentativo di privatizzazione del settore, che andrebbe a colpire pesantemente il diritto al lavoro e aprirebbe la strada al rischio di licenziamento di migliaia e migliaia di lavoratori.
La Calabria conosce già una situazione di gravissima emergenza sociale ed occupazionale, con una disoccupazione dilagante, una povertà crescente, l’assenza di qualsiasi risposta per i precari e la mancanza di prospettive per migliaia e migliaia di giovani che non hanno alcuna speranza di futuro.
Invece di assumere iniziative provocatorie come quella avviata contro i lavoratori forestali, Scopelliti e la sua Giunta dovrebbero preoccuparsi di questa condizione drammatica che condanna la nostra regione ad essere sempre più fanalino di coda che colleziona solo record negativi.
Ed è davvero incredibile che il centrodestra abbia potuto immaginare di poter presentare una proposta che mette a repentaglio la vita, il futuro e il lavoro di migliaia di persone. Ma, evidentemente, i signori del centrodestra, nella loro insensibilità ed incapacità, sono stati colti anch’essi dalla furia neoliberista e classista e sono arrivati fino a questo punto.
In Calabria abbiamo bisogno di più lavoro e non di meno lavoro. Abbiamo bisogno di una forestazione produttiva che sia capace di utilizzare appieno la forza lavoro esistente ed anzi, in una prospettiva di ripresa e di rilancio, di aumentare i livelli occupazionali per progetti innovativi di difesa del suolo, di riqualificazione e tutela delle aree interne, di utilizzazione produttiva della montagna, di valorizzazione delle risorse ambientali e naturalistiche, ecc.
La sfida del futuro per una regione come la Calabria si gioca su questo terreno. E se gli amministratori del centrodestra non lo capiscono, allora hanno fatto bene i lavoratori forestali a far sentire la voce della loro protesta.
Questa protesta che oggi incarnano i forestali rappresenta la cifra dell’insofferenza, del disagio e dell’indignazione che cresce nella regione e che ormai investe tutti i settori dalla sanità ai trasporti, dai precari agli ex LSU, dalle cooperative sociali alla gestione dei rifiuti fino a SORICAL, ecc. per responsabilità di Scopelliti e della sua Giunta regionale che stanno scrivendo la pagina più nera ed ingloriosa della storia della Calabria.
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