Con 19 voti a favore e 4 contrari il
Consiglio comunale, presieduto da Luca Morrone, ha approvato il riconoscimento
dei debiti fuori bilancio e la salvaguardia degli equilibri di bilancio.
L’assemblea di Palazzo dei Bruzi ha inoltre approvato all’unanimità il
regolamento comunale in materia di imposta municipale propria (IMU), mentre con
17 voti favorevoli e 3 contrari è stata, infine, data approvazione al progetto
per la riqualificazione e
rifunzionalizzazione ricreativo-culturale del Parco Fluviale, inserito
nell’ambito dell’Asse VIII Città (PISU Area Urbana Cosenza-Rende) e finanziato
con fondi del POR Calabria FESR 2007/2013.
La seduta del Consiglio comunale è
iniziata con la trattazione del regolamento in materia di IMU.
Nella sua illustrazione l’Assessore al
bilancio Luciano Vigna ha sottolineato come “il Comune di Cosenza sia stato uno
dei pochi ad aver rispettato in maniera perfetta tutte le scadenze previste al
momento dell’istituzione, da parte del governo, dell’IMU.
La tempestività con la quale sono state
definite le aliquote, cosa che ci ha consentito di rispettare in modo chiaro la
norma, ha procurato qualche impopolarità destando anche qualche polemica, al
contrario di altri comuni che hanno differito le loro scelte a momenti
successivi, determinando aliquote più alte, ma senza avere i riflettori
puntati.
Questa regolamentazione in materia di
IMU era un atto dovuto ed obbligatorio. Si tratta di uno strumento che consente
di rimodulare gli effetti dell’imposta.”
Dopo l’intervento dell’Assessore Vigna
sono intervenuti brevemente il consigliere del Partito Democratico Marco
Ambrogio e il capogruppo del PDL Lino Di Nardo.
Ambrogio ha anticipato il suo voto favorevole
sottolineando come “il Comune di Cosenza sfiori l’aliquota massima, anche se –
ha detto - il regolamento deve disciplinare l’intera materia”.
Di Nardo è intervenuto, invece, per
esprimere il suo disappunto per il fatto che in commissione il regolamento non
era stato approvato all’unanimità.
Unanimità che, invece, è stata
ritrovata nell’aula consiliare al momento della votazione.
Si è passati quindi alla trattazione del
secondo punto all’ordine del giorno : il riconoscimento dei debiti fuori
bilancio.
La discussione è stata aperta dalla
relazione dell’Assessore al Bilancio Luciano Vigna.
“Oggi – ha esordito Vigna - esaminiamo
alcune pratiche per un totale di 19 mila euro.
Abbiamo avviato un’azione straordinaria
di monitoraggio anche rispetto ad alcuni settori di estrema delicatezza quali i
lavori pubblici, gli espropri, l’ambiente. Un lavoro di monitoraggio che
abbiamo esteso anche all’esecuzione
delle sentenze.
Un’analisi accurata che siamo riusciti
a far partire – ha rimarcato Vigna – grazie alla collaborazione di tutti i
dirigenti e funzionari e che ci consentirà di arrivare ad un risultato
importante: la chiusura di tutte le partite che possono essere considerate
debiti fuori bilancio.
Oggi, in attesa che si completi il
percorso, presentiamo i debiti per i quali l’analisi che abbiamo intrapreso può
già dirsi conclusa.
La tipologia di debiti fuori bilancio
che presentiamo – ha precisato l’Assessore Vigna - è alquanto disomogenea,
comprendendo due macrogruppi: una lineare, secondo quanto dettato dai canoni
normativi, e un’altra che richiede una riflessione più accurata.”
Vigna ha indicato una prima tranche di
debiti fuori bilancio per un ammontare di 3480 euro, corrispondenti alla
documentazione fornita dal settore cultura, sport, turismo e tempo libero e
relativi al passaggio da Cosenza della trasmissione televisiva di Rete 4
“Ricette di famiglia”, condotta da Davide Mengacci.
“Si è trattato – ha chiarito Vigna – di
un progetto della Camera di Commercio che ha patrocinato l’evento, la qual cosa
ha consentito di contenere i costi che, altrimenti, sarebbero stati più
elevati. Si è trattato di un mero rimborso delle spese vive, come permanenza in
albergo e pasti al ristorante.
Abbiamo poi – ha aggiunto il titolare
della delega al bilancio -la parte relativa alle sentenze del giudice di pace
per una serie di tributi e oneri di vario genere, assolutamente imprevedibili,
che rientrano nella fattispecie dei debiti fuori bilancio.
Nel secondo gruppo rientrano – ha aggiunto
Vigna- altre tre pratiche riguardanti
una ditta che si occupa di addobbi floreali ed un ristorante. Debiti che
assumono una forma atipica, in quanto ad ordinare i servizi corrispondenti è
stato, tra il 2010 e il 2011, un soggetto delle istituzioni che non poteva
sottoscrivere impegni finanziari per conto dell’Amministrazione comunale.
In ogni caso, ciò che è fondamentale –
ha detto ancora Luciano Vigna - è il principio di tutela dei fornitori. Chiara è
l’avvenuta prestazione del soggetto terzo nei
confronti dell’Amministrazione comunale
e dunque la tutela del soggetto fornitore implica comunque il riconoscimento
del debito e della prestazione.
Riconoscendo il debito, però, è da
reputare illegittimo e quindi al di fuori della norma l’atto autorizzativo. In
virtù di questo, allegherò una mia relazione alla Corte dei Conti nella quale
si evidenzierà e si stigmatizzerà in
maniera chiara il modus operandi che non solo mette in pericolo il terzo, ma
anche l’immagine della stessa Amministrazione comunale che, non v’è dubbio,
vada tutelata.”
Vigna ha poi relazionato anche sulla
salvaguardia degli equilibri di bilancio.
“Ad oggi – ha riferito l’Assessore
- abbiamo riscontrato minori difficoltà
rispetto a quelle dello scorso anno che erano nettamente superiori. Anche in
questo caso abbiamo attuato una serie di attività di monitoraggio, rispetto ai
costi e alle entrate, evidenziando l’equilibrio reale tra entrate e uscite.
La parte relativa al risultato ottenuto
di equilibrio è legata all’andamento positivo dell’impegno che ci siamo assunti
sul fronte del recupero dell’evasione fiscale. Mi sento di dire che entro fine
anno tutte le pratiche saranno inserite nel consuntivo, perché avranno esaurito
la fase di verifica della loro consistenza. Gli obiettivi che abbiamo raggiunto
sono importanti – ha aggiunto Vigna. Un altro elemento fondamentale riguarda la
visione degli equilibri generali. Noi ad oggi abbiamo posto in essere una
eccezionale attività di accertamento dei
residui. Finalmente si è arrivati a
verificare tutta la parte residua attiva e passiva in maniera analitica, valutando
attentamente ciò che doveva essere inserito nei conti di bilancio. Sono stati
accertati ed eliminati 20 milioni di euro rientranti nei residui passivi,
ripulendo il bilancio da numeri che non avevano nulla a che fare con
l’esigibilità e la liquidità che deve caratterizzare ogni credito.
Da qui a fine anno, se il quadro
dovesse chiudersi per come auspichiamo, ci sarà un'altra fase di accertamento
di altri 4 milioni di euro.
La criticità permane, ma oggi il primo
obiettivo era quello di riequilibrare realmente il nostro bilancio, definendo
entrate certe e reali, come prima non erano. Se le entrate sono reali, domani
si trasformeranno in liquidità.
Abbiamo compiuto un importante passo
avanti, anche se siamo consapevoli che non è la soluzione”.
Si è aperta poi la fase del dibattito
di cui riferiremo nel comunicato successivo.
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