Problematiche legge 34/2002; giovedì 27
riunione al dipartimento personale
E’ stato
istituito un tavolo tecnico per l’analisi delle problematiche connesse alla
legge regionale 34/2002. Giovedì 27 settembre alle ore 12 - informa una nota
dell’ufficio stampa della Giunta regionale – è infatti prevista una riunione
presso il dipartimento personale della Regione. All’incontro sono stati
invitati i presidenti delle province calabresi. Saranno presenti il
sottosegretario alle riforme Alberto Sarra, gli assessori Domenico Tallini e
Giacomo Mancini ed i dirigenti generali dei dipartimenti interessati.
Lavori quarta commissione consiliare
La quarta Commissione consiliare, ‘Assetto e
utilizzazione del territorio-Protezione dell’Ambiente’, presieduta dal
consigliere Alfonso Dattolo (Udc), ha dedicato la seduta odierna ad un fitto
programma di audizioni su importanti progetti di legge.
Sulla proposta di legge della Giunta regionale recante
‘norme per i servizi di trasporto pubblico locale’, la Commissione ha audito i
rappresentanti di Anav, Asstra, Cgil e Cisl-trasporti, Faisa-Cisal, Fast
ferrovie.
Il secondo gruppo di audizioni, ha riguardato una
proposta di legge di iniziativa del consigliere Mario Franchino (Pd), inerente
la tutela e la valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico della
nostra regione. Infine, è stato fissato il termine ultimo per la presentazione
degli emendamenti – lunedì 1 ottobre, ore 12,00 – alla proposta di legge di
iniziativa del presidente Alfonso Dattolo che attiene le procedure per la
pianificazione territoriale in prospettiva antisimica.
“Abbiamo definito in maniera ottimale – ha detto il
presidente Dattolo a conclusione dei lavori – il programma di lavoro della
Commissione. Abbiamo inoltre ascoltato con particolare interesse le
problematiche relative al patrimonio geologico e speleologico della nostra
regione, un settore di attività da cui trarre
spunti interessanti per meglio
integrare i sistemi di sicurezza e di pronto intervento sul territorio
ed elaborare un piano per gli appassionati di una pratica sportiva con forti
attinenze scientifiche e culturali”.
Ai lavori della Commissione hanno contribuito i
consiglieri Franchino, Guccione e Scalzo, del Pd; De Masi (IdV), Grillo
(Scopelliti presidente), Magno (PdL) e i dirigenti di settore della Giunta
regionale, Gaglioti e Pavone.
A
conclusione dei lavori della Commissione contro la ndrangheta, il consigliere
Salvatore Pacenza (PdL), ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Si è tratta di una storica audizione, quella
dell’arcivescovo emerito di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari, intervenuto ai
lavori della Commissione antindrangheta. Riproponendo la sua riflessione
pastorale, ‘Mi appello a voi, uomini della mafia’, mons. Nunnari ha ribadito la
necessità di dare valore e potere ai segni che quotidianamente compiamo. In
definitiva, essere testimoni credibili. Questo deve essere l’atteggiamento da
parte di noi rappresentanti delle istituzioni, insieme ad una rivoluzione culturale
ormai improcrastinabile, per essere capaci di affrontare e contrastare
adeguatamente l’organizzazione ndranghetistica”.
Dattolo (capogruppo UDC) su lavori Consiglio Regionale
“Ieri
l'abbandono dell'Aula da parte delle opposizioni , tra cui il Pd ed il Gruppo
Misto, in occasione della discussione
della riforma di Arssa ed Afor ha segnato un pessimo esempio di politica
riformista”.
Non ha dubbi il capogruppo dell’Udc Alfonso Dattolo, che aggiunge: “Su
questo tema cosi delicato per il futuro della Calabria, c'è da sperare che i
media calabresi non spengano l'attenzione. All'assessore Trematerra che -
nonostante gli schiamazzi della protesta giunta, a volte con modi rozzi e
offensivi, incredibilmente fino all'Aula con l'intento di condizionarne il
dibattito - ha svolto egregiamente il suo compito, portando fino alla
conclusione un ragionamento volto alla modernizzazione del settore, va il
plauso del Gruppo che mi onoro di rappresentare. Sulla strada intrapresa
occorre continuare con maggiore forza, anche perché è l'unica percorribile e
sostenibile, sia per ridare progettualità all'Afor che per restituire alla
Calabria dignità ed autorevolezza nell'immaginario collettivo”. Ancora Dattolo:
“Dispiace riscontrare, tuttavia, che quando si discute di questioni che
riguardano i calabresi nella loro generalità, da un pò di tempo a questa parte
il centrosinistra lascia l'Aula o non si presenta affatto. Francamente, si
tratta di un atteggiamento politicamente incomprensibile. Che accadrà ora, una
volta che la riforma Afor su cui l'Udc e la Giunta Scopelliti si sono impegnati
a fondo, non ha avuto, occorrendo una maggioranza qualificata, il via libera?
L'illusione che ogni cosa possa proseguire come se nulla fosse accaduto,
considerate tra l'altro le gravissime condizioni economiche in cui versa uno
degli enti più malvisti dagli italiani come l'Afor, è appunto un'illusione. La
proposta del presidente Scopelliti è sacrosanta e l'Udc la condivide:
intervengano soggetti terzi per determinare la quantità del debito dell'Afor e
ad accertare le responsabilità. Respingiamo al mittente, inoltre, le accuse di
arroganza rivolte dalla Cgil che, ancora una volta, in rappresentanza non dei 2
milioni di calabresi ma di frange settoriali, predilige l'offesa personale al
ragionamento ed al confronto democratico. Ci auguriamo infine, ora che l'Afor,
per colpa di chi ha rifiutato di misurarsi con responsabilità sulle riforme, è
nuda al cospetto degli italiani, che prevalga nei riformisti calabresi, ad
incominciare dalle altre organizzazioni sindacali come la Cisl e la Uil spesso
succubi della protesta senza proposta, un ripensamento dell'errore storico
compiuto. Sulla strada del dialogo l'Udc è disponibile a tenere aperte le
porte, ma da questo momento in avanti alla condizione che i furbi e i
prepotenti ne restino fuori”.
I
consiglieri del Pd, Bruno Censore e Carlo Guccione, hanno rilasciato la
seguente dichiarazione congiunta:
“Ieri è stata sventata la controriforma dell’Afor, che
andava innanzitutto contro i lavoratori e non era in grado di risollevare e
mettere a valore un settore strategico per le politiche ambientali della
Calabria. Ora la Giunta regionale ne tragga le dovute conseguenze e avvii un
confronto rapido e serrato con i gruppi dell’opposizione e le parti sociali al
fine di raggiungere un punto di incontro sul profilo giuridico e sulla
necessaria copertura finanziaria, nonché sulla missione che l’Azienda deve
avere. Il Partito Democratico non ha voluto
lasciare l’Aula per mancanza di argomenti, perché da sempre abbiamo chiesto
alla maggioranza di centrodestra una larga condivisone sull’impianto di legge,
ma ha voluto, con un gesto postremo, richiamare l’attenzione dei calabresi su
una legge che così com’è congegnata ha in se tutti i crismi della definitiva
messa in liquidazione delle politiche forestali e della montagna e l’abbandono
dei lavoratori ad un incerto destino”.
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