La gravissima e inaudita aggressione
verbale, tipicamente squadrista e fascista, subita dalla dott.ssa Alessia
Candito, Vicedirettrice del giornale on-line “Il Dispaccio”, da parte di Oreste
Romeo, coordinatore provinciale della Lista Scopelliti Presidente, evidenzia l’enorme
nervosismo e la palese intolleranza che caratterizza il centrodestra reggino
che sta vivendo tragicamente gli ultimi giorni prima del crollo dell’impero
caratterizzato dal nefasto “modello-Reggio”.
Pertanto, in primo luogo, intendiamo
esprimere, anche a nome del Partito dei Comunisti Italiani, profonda e
incondizionata solidarietà alla dott.ssa Candito per la vile e indecente intimidazione
verbale cui è stata fatta oggetto.
Alessio Candito ha avuto la “colpa”
di volere semplicemente fare il suo mestiere di giornalista e, quindi, di
volere porre delle domande.
Soltanto questo ha scatenato una
violenta e riprovevole aggressione da parte di Oreste Romeo.
Quest’ultimo episodio, - che segue
di qualche giorno la pseudo conferenza stampa del sindaco Arena, in quanto si è
trattato di un noiosissimo monologo caratterizzato dall’assoluto divieto per i
giornalisti di porre domande e, quindi, fare il loro mestiere, - pone,
pubblicamente, una seria emergenza democratica nella nostra città.
Vi è un tentativo, ormai acclarato,
di imbavagliare, addirittura anche con la violenza, la libera stampa e gli
organi di informazione.
Assistiamo a precisi comportamenti
che oltrepassano pericolosamente il limite invalicabile del rispetto dei
diritti sanciti dalla Costituzione, poiché vi è un chiaro attentato alla
democrazia e un sovvertimento dell’art. 21 della Carta Costituzionale.
Si tratta di un turpe disegno che sottolinea
la totale insofferenza che alberga nelle menti di personaggi, ormai unanimemente
invisi dai reggini, che, preventivamente, reagiscono rabbiosamente contro
eventuali legittime critiche del vergognoso sistema di potere che, nell’ultimo
decennio, ha raso al suolo Reggio Calabria.
Insomma, gratta gratta, escono fuori
i fascisti e gli intolleranti che, anche sotto mentite spoglie e impeccabili
gessati, sono sempre stati, poiché non cambieranno mai.
Quanto accaduto non ha termini di
paragone e necessita una reazione di tutti coloro i quali credono negli
altissimi valori della democrazia.
Invitiamo, infine, la dott.ssa Candito
e la sua testata a proseguire, con maggior vigore, nel prezioso lavoro di
informare liberamente i reggini e i calabresi.
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