(AGI) - Gerace (Reggio Calabria), 26 set. - Gerace e' stata meta di una delle due giornate calabresi di "ANCI per il Mezzogiorno", l'iniziativa che l'Associazione dei Comuni Italiani ha organizzato tra Locri, Gerace e Lamezia Terme per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni sulla lotta contro le mafie e per la legalita' condotta quotidianamente dai sindaci del Sud e della Locride in particolare. "Con la nostra presenza oggi vogliamo sottolineare che l'associazione non intende "chiudere gli occhi" sulle minacce della criminalita', che rappresentano un problema per la Calabria e per tutto il Mezzogiorno", ha detto il numero uno dell'ANCI, Graziano Delrio. "La battaglia per la legalita' - ha proseguito Delrio - si vince solo con una mobilitazione dal basso e con una educazione alla cittadinanza. E' un tema cui tutti i sindaci sono chiamati ad una maggiore responsabilita' nel rispetto delle regole, e sul quale non esistono differenze territoriali tra Nord e Sud". Altro aspetto che, secondo Delrio, ricopre un ruolo centrale nel percorso che tutti gli amministratori locali devono intraprendere e' quello dell'efficienza amministrativa: "Abbiamo chiesto al governo di restituire ai Comuni l'intero gettito dell'Imu in cambio della rinuncia ai trasferimenti statali. Questo - ha concluso - chiama ad una maggiore responsabilita', visto che ogni sindaco dovra' garantire il rispetto delle regole anche fiscali, stringendo cosi' con i propri cittadini un patto, sul quale dagli stessi sara' poi giudicato in maniera diretta". "La mafia si sconfigge con uno Stato che deve essere presente, per colmare un'assenza storica che e' stata colpevole e per certi versi devastante. Ma il 'fenomeno mafia' si sconfigge anche rompendo quegli intrecci pericolosi tra criminalita' mafiosa, politica e pubblica amministrazione": e' il messaggio lanciato da Vito Santarsiero, Sindaco di Potenza e Delegato ANCI per il Mezzogiorno. "Siamo a Locri per parlare di tutto questo ma anche - sottolinea Santarsiero - per dimostrare che per sconfiggere la mafia abbiamo amministratori coraggiosi, ai quali l'associazione e' sempre vicina. E qui in Calabria ce ne sono tanti, come i sindaci di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, di Rosarno, Elisabetta Tripodi e di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole: si tratta di amministratori onesti e coraggiosi che non cedono alle intimidazioni e che rispettono le regole, amministratori che non si fermano davanti alle minacce, agli incendi ed alle bombe mafiosi. E' da loro, - ha aggiunto - da portare ad esempio della buona politica che incide sul destino dei territori amministrati, che dobbiamo ripartire per una nuova stagione di legalita' e sviluppo per il Mezzogiorno". "In questi anni nel Mezzogiorno non e' stata prestata la giusta attenzione alle esigenze dei cittadini normali che sono le prime vittime delle mafie. Aver fatto questo ha indebolito i fondamenti stessi della solidarieta' che e' alla base di un paese unitario. Ma la societa' civile e' sana ed ha voglia di riscatto". Questo uno dei passaggi della testimonianza che il Sindaco di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta ha voluto portare alla tavola rotonda promossa dall'ANCI. Intervenendo a margine dell'iniziativa ANCI, il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli ha sottolineato: "Vogliamo mettere al centro dell'attenzione italiana la potenzialita' che esprime la Locride e che spesso viene bistrattata per altri e purtroppo ben piu' noti motivi. Invece, essa puo' essere un territorio di sviluppo per le risorse che possiede dal punto di vista patrimoniale e culturale".
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