“Non è più tollerabile il clima di confusione che
regna all’interno dell’Asp 5 di Reggio Calabria”. E’ quanto afferma il
consigliere regionale Pasquale Maria Tripodi (Gruppo Misto) in merito “alla
vicenda incredibile - così la definisce -
che vede coinvolti il direttore generale della stessa Azienda sanitaria
Rosanna Squillacioti ed il dottor Renato
Carullo, ex direttore generale reintegrato, nei giorni scorsi, alla guida
dell’Asp con una sentenza del giudice del lavoro”. Spiega Tripodi: “Nel
territorio reggino, in questo momento, la sanità è priva di qualsiasi
programmazione, ma soprattutto non appare in grado di risolvere le esigenze
dell’utenza né di soddisfare il diritto alla salute costituzionalmente
garantito alla popolazione. A tutto ciò si aggiunge il ‘caso’ del dottor Carullo, reintegrato di recente nelle sue funzioni
di direttore generale dell’Asp 5 ma contrastato dalle pretese della dottoressa Rosanna Squillacioti. Un ‘caso’
che comunque lo si voglia intendere,
richiede un immediato chiarimento da parte della Giunta regionale. A mio
avviso, in ogni modo, le sentenze vanno
applicate e non interpretate. Tuttavia - conclude - la
politica, se non ha perso del tutto la
consapevolezza delle proprie responsabilità ed intende assolvere al proprio
mandato, deve urgentemente intervenire per evitare i contrasti e gli
equivoci che si stanno verificando ai
vertici dell’Asp 5 che acuiscono le criticità e impediscono all’Azienda
sanitaria di funzionare con efficacia ed efficienza”.
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