(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 24 SET - 'Reggio sta per cadere dentro ingranaggi pericolosi ed e' venuto il momento di difenderla prima di tutti i legittimi propri interessi. Rimanere a guardare non serve a nulla e la citta' deve mostrare il suo volto migliore. Sono stato eletto sindaco dalla stragrande parte dei cittadini e non per conto di nessuno. E a loro sono chiamato a rispondere ed e' a loro che riferiro', me lo impone la mia storia familiare e professionale''. Il sindaco, Demetrio Arena, ha voluto cosi' sottolineare la sua reazione contro quella che ha definito ''l'accelerazione, fuori da qualsiasi logica, sulle decisioni che andranno ad assumere le istituzioni circa il futuro del comune. Penso all'ultimo paginone - ha detto - di 'Repubblica' di ieri, dove, peraltro, vengono riportati dati sbagliati sulla situazione finanziaria dell'ente, dov'e' difficile cogliere la notizia, ma dove vengono messi insieme, in maniera rabberciata, vari episodi, falsita' oggettive, seppure non ideologiche o di pensiero. E' come se si fosse aperta un'offensiva per colpire qualcuno, ma e' chiaro che le 'bombe' ricadranno sull'intera citta'''. Arena ha inoltre voluto ringraziare i cinquecento firmatari del 'manifesto' contro quella che ha bollato come ''un'operazione senza distinguo che vorrebbe Reggio citta' 'tout court' etichettata come mafiosa, un'etichetta che rispediamo al mittente. Questo e' il gioco, fin troppo chiaro - ha proseguito Arena - di chi vuol saltare il banco e io non posso piu' stare zitto. Non faccio chiamate popolari o alle armi - ha detto ancora il sindaco di Reggio Calabria - ma il dovere mi impone di informare la mia comunita' del rischio che sta correndo perche' credo che contro la ndrangheta, che per Reggio, e ormai non solo per Reggio, e' un problema atavico, che non si vince mettendo insieme vittime e carnefici. Rispetto a questo problema, paghino i colpevoli e non tutta la citta'''.
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