(ASCA) - Roma, 5 lug - Gli stranieri che hanno scelto un piccolo Comune come propria residenza sono 643.081, con un'incidenza sul totale della popolazione complessiva residente in tali realta' pari a 6,2%. Tale dato e' piu' contenuto rispetto al dato medio nazionale pari al 7,5% e a quello registrato per i comuni con piu' di 5.000 abitanti (7,8%). E' uno degli aspetti della fotografia che l'Atlante 2012 di Ifel-Anci ha scattato sul mondo delle piccole realta' territoriali, rispetto alla presenza degli stranieri. Secondo lo studio, gli immigrati che si trasferiscono nel nostro paese sembrano essere inizialmente attratti dalle citta' e dalle realta' amministrative di maggiori dimensioni che possono offrire maggiori reti di solidarieta' ed opportunita' lavorative, ma poi preferiscono spostarsi nei centri piu' piccoli dove inferiore e' il costo della vita e maggiori sono le possibilita' di integrazione sociale. Nello specifico le me'te preferite dagli stranieri sembrano i centri con un numero di abitanti compreso tra 2.501 e 5mila abitanti: la loro incidenza e' del 6,6%, superiore a quella rilevata mediamente per i piccoli Comuni, e inferiore a quella nazionale di meno di un punto percentuale. L'Atlante Anci evidenzia inoltre come nei piccoli centri i minorenni sono quasi un quarto del totale degli stranieri residenti (23%). Un dato, questo, superiore di un punto e mezzo rispetto a quello medio dei Comuni con piu' di 5.000 abitanti (21,5%) e di quasi altrettanto rispetto alla media del paese (21,7%). La percentuale registrata nei piccoli Comuni sale ulteriormente nei centri con popolazione compresa tra i 2.501 e i 5.000 abitanti (23,7%), mentre scende sotto la media nazionale in quelli con meno di 1.000 abitanti, con un valore pari al 20%. Rispetto poi all'incidenza dei minorenni di origine straniera sul totale dei minorenni residenti in Italia, dal punto di vista della distribuzione geografica lo studio riporta l'immagine di un Paese diviso in due. I piccoli Comuni delle zone pianeggianti e di collina del nord registrano percentuali di minori stranieri superiori al dato medio nazionale dell'8,9%. All'opposto i piccoli Comuni dell'Italia meridionale e quelli localizzati lungo l'arco alpino, non sembrano essere me'ta delle famiglie straniere, registrando valori inferiori alla media nazionale. Inoltre, in alcuni piccoli Comuni localizzati in particolar modo lungo l'arco alpino e al sud, in Abruzzo, Basilicata e Calabria e nelle zone interne della Sardegna, non vivono stranieri di eta' inferiore ai 18 anni.
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