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domenica 10 marzo 2013

PONTE MESSINA: SINDACO VILLA SAN GIOVANNI, STOP E' REGALO MONTI A MERKEL MENTRE AMBIENTALISTI ESULTANO, LA VALLE SI SCHIERA CON IMPRESE E ACCUSA 'E' L'EUROPA CHE NON LO VUOLE'

Reggio Calabria, 10 mar. (Adnkronos) - Il Ponte sullo Stretto di Messina e' un progetto che ormai sembra destinato a tramontare. L'amministratore della societa' Pietro Ciucci, nella sua ultima visita a Reggio Calabria con il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, ha confermato che non ci sono piu' le condizioni per potere aprire i cantieri. Esultano le associazioni ambientaliste mentre per il mondo delle imprese e per il sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle e' un'opportunita' perduta non soltanto per la Calabria e il Mezzogiorno ma per tutta l'Europa. La ragione della mancata realizzazione dell'opera, secondo il primo cittadino villese, e' politica. ''Monti ha fatto un grande regalo alla Merkel. I porti del nord Europa continuano a lavorare mentre noi non riusciremo a sviluppare queste importanti infrastrutture. E' l'Europa che non vuole che si realizzi il Ponte. Eppure il futuro e' l'Africa, dobbiamo guardare ai nostri fratelli del Mediterraneo. L'Europa invece e' vecchia''. Il sindaco Rocco La Valle ha sempre sostenuto il progetto del Ponte sullo Stretto. Proprio a Villa San Giovanni erano partite le opere propedeutiche alla costruzione dell'infrastruttura, con la variante di Cannitello che ha spostato il tracciato delle ferrovie per consentire la realizzazione della base del pilastro. ''Per questa opera sono stati spesi 22 milioni di euro, esattamente quanto era stato previsto. Quindi l'impegno economico e' stato rispettato. E inoltre -spiega La Valle all'Adnkronos - non si sono verificati attentati ai cantieri, grazie all'efficiente protocollo firmato con la Prefettura di Reggio Calabria''. Per Rocco La Valle, il Ponte sullo Stretto potrebbe gia' essere cantierabile in non piu' di 160 giorni con un impiego considerevole di maestranze. Il sindaco di Villa San Giovanni legge la cartina geografica del Mediterraneo e non ha dubbi che ''la questione Ponte e' legata all'ex corridoio Berlino-Palermo che puo' far crescere i porti di Augusta e Gioia Tauro''. ''Con il Ponte sullo Stretto -aggiunge il sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle- le merci arriverebbero tutte ai porti di Gioia Tauro e Augusta. Ora invece entrano nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, poi escono dallo Stretto di Gibilterra e vanno nei porti del nord Europa, ad Amburgo e Rotterdam. In Gran Bretagna con l'Eurotunnel hanno creato un corridoio per le merci. Noi dobbiamo pensare in questi termini. Il Ponte non serve solo a collegare la Sicilia e la Calabria, ma ad incrementare la logistica. Affermati economisti sostengono che la logistica e' importante come il petrolio''. La mancata realizzazione del Ponte sullo Stretto potrebbe avere altre ripercussioni. La Regione Calabria e' socia della Stretto di Messina e con la richiesta di risarcimento della Eurolink, che si e' occupata degli espropri, potrebbero arrivare brutte sorprese. Anche il presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola, non eprime un giudizio positivo sull'abbandono del progetto. ''Sono ancora convinto -afferma Lucio Dattola- che per avviare la Calabria e il Meridione a uno sviluppo nuovo, rivoluzionario, ci vuole un fatto eclatante. E il Ponte doveva rappresentare questo fatto''. Il presidente della Camera di Commercio racconta che ''nei tanti convegni a cui ho partecipato, nessuno scienziato ha saputo dire quali aspetti negativi produca il ponte, lasciato il pregiudizio sulla sismicita'. Un professore universitario di Boston, mi pare, faceva notare che se arriva un terremoto del decimo grado e' naturale che il ponte crolli, ma se abbiamo sempre paura del rischio sismico non dovremmo costruire nemmeno le palazzine a due piani''. Dattola se la prende poi con coloro che hanno espresso il loro dissenso manifestando nelle piazze. ''Dove sono adesso? Dicevano che quei sette miliardi potevano essere spesi in altro modo. Scendano in piazza adesso e chiedano che quel denaro venga trasferito subito alla Calabria''. Esultano invece gli ambientalisti. Nuccio Barilla', storico esponente di Legambiente a Reggio Calabria e componente del direttivo nazionale, si dichiara soddisfatto della mancata prosecuzione del progetto. ''Abbiamo sempre ritenuto il ponte un'opera faraonica, inutile per i trasporti e discutibile per la realizzabilita'''. Secondo l'ambientalista, bisogna comunque conservare il patrimonio di ricerche ''che sono state finanziate sempre da soldi dello Stato per progettualita' diverse nell'area dello Stretto, che favoriscano i trasporti integrati, mettano in sicurezza l'area, usino diversi sistemi di relazioni tra Reggio Calabria e Villa san Giovanni, rispettino il paesaggio''. Legambiente, precisa Barilla', non dice no a priori, invece si dichiara a favore di ''un sistema di trasporti moderno, integrato''. L'idea degli ambientalisti passa attraverso ''il risanamento e la valorizzazione dei paesaggi, una gestione intelligente del territorio''. Anche questo, conclude Barilla', puo' avere ricadute occupazionali importanti''.

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