La partita del Ponte sullo
Stretto sembra vada verso la definitiva conclusione. Ora urge procedere con lo
scioglimento della Stretto di Messina S.p.A., mandare via Eurolink dallo
Stretto senza penali, ma soprattutto,
rilanciare un servizio di attraversamento pubblico. Servizio che in questi anni
è stato volutamente indebolito al fine di rafforzare l’idea che fosse
necessario costruire un Ponte in realtà irrealizzabile; tutto ciò favorendo, di
fatto, i vettori privati e con uno sperpero ingente di denaro pubblico.
Le ventilate voci che
vorrebbero il disimpegno di RFI nello Stretto e il conseguente azzeramento del
traghettamento pubblico sono la riprova che quest’area è considerata, ancora
una volta, terra da depredare. Per questo domani, 16 marzo, saremo a Messina
per rilanciare insieme alla Rete No Ponte questi obiettivi.
Uniamo a questa lotta altre
due importanti vertenze: quella contro il rigassificatore sulla Piana di Gioia
Tauro, che ci vedrà presenti alla seconda manifestazione di fronte l’Autorità
portuale giorno 20 e quella contro la TAV, giorno 23, che vedrà presente alla
manifestazione in Val di Susa una delegazione di parlamentari di SEL.
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