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venerdì 15 marzo 2013

News dal Comune di Cosenza


Un defibrillatore ed un ambulatorio ginecologico: progetto comune Rotary-Assessorato al Welfare a favore dei più deboli

Presentata questa mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi una iniziativa che nasce dal Club Cosenza del Rotary in proficua collaborazione con l’Amministrazione comunale di Cosenza.
Ente locale e Club service si sono ritrovati concretamente su di un obiettivo che è comune ad entrambi, venire incontro alle esigenze delle fasce di popolazione più deboli. 
Perché se il Comune è notoriamente l’ente più vicino al cittadino, anche i Club Rotary operano instaurando legami stretti con  i territori di appartenenza, pur perseguendo, grazie alla loro presenza in 200 Paesi,  grandi progetti di respiro internazionale, come l’ormai celeberrimo Polio Plus che ha consentito di debellare la poliomelite ormai quasi ovunque nel mondo.
Il Cosenza, il più antico dei club Rotary in città ed  il secondo formato nella nostra regione nel nel 1949, subito dopo il Club di Reggio Calabria,   ha offerto un doppio dono: un defibrillatore a servizio di chiunque ne abbia bisogno; l’allestimento di un ambulatorio ginecologico a servizio delle donne immigrate, nei locali della sede dell’Assessorato al Welfare in via Piave 84.
Le modalità operative di questi nuovi supporti sanitari sono stati illustrati dal Presidente del Club Cosenza, il medico ginecologo Clemente Sicilia e dall’Assessore alle Politiche sociali Alessandra De Rosa.
In apertura, il saluto del Sindaco Mario Occhiuto che ha ringraziato il Club e quanti, con la loro professionalità e soprattutto tanta buona volontà, si prodigano a favore del prossimo. L’occasione è stata utile al primo cittadino per ricordare quanto l’Amministrazione sta facendo nel campo del sociale, pur in tempi estremamente difficili per le finanze degli enti locali. Occhiuto ha ricordato la recente tragedia dei tre migranti morti nell’incendio del rifugio di fortuna dove passavano la notte e le situazioni di rischio da tempo presenti sul territorio: 500 persone in riva al fiume, una trentina di famiglie in via Reggio Calabria,  tanti extracomunitari ed anche molte famiglie cosentine in abitazioni fatiscenti nel centro storico, persone che si sistemano in ruderi, disagi abitativi a Serra Spiga, e, ultime ma non per ultime, le cooperative sociali ed i soggetti svantaggiati da cui sono composte.
“Sono problemi annosi –ha detto il Sindaco- che abbiamo trovato e che stiamo cercando di affrontare con le nostre forze. E posso affermare che siamo fra le poche Amministrazioni del Sud che riescono, nonostante tutto, ad erogare servizi come l’assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili. Stiamo lavorando molto sul sociale per cercare di risolvere situazioni anche molto gravi.  Non è facile e perciò non possiamo che apprezzare le disponibilità umane e professionali che arrivano dai Club service e dal mondo dell’associazionismo.” 
Le disponibilità evocate dal Sindaco costituiscono il cuore del progetto formalizzato oggi con un protocollo d’intesa e illustrato dal Presidente Sicilia.
Il defibrillatore, uno strumento di ultima generazione completo di comandi vocali,  è stato consegnato al Comune che ne deciderà le modalità di utilizzo, ma avrà anche il vantaggio di usufruire, per gli operatori che destinerà al servizio, di una formazione qualificata effettuata da medici rotariani, i dottori Sicilia, Niccoli e Feraco.
Analogamente, l’ambulatorio sarà affidato a due specialisti, lo stesso dott. Sicilia ed il dottore Francesco Romano, rotariano noto anche per la sua costante attività di servizio professionale in Africa, i quali presteranno la loro opera ogni giovedì, a cominciare dal prossimo,  dalle 16 alle 18. Altri particolari per rendere sempre più efficiente il servizio saranno messi a punto strada facendo.
“E’ un tassello che si aggiunge al mosaico delle politiche sociali nella nostra città -ha commentato con soddisfazione Alessandra De Rosa, a capo di quello che ha definito un assessorato “scottante, con una delega difficile, i cui risultati non sempre si vedono o si vedono in ritardo.”
La De Rosa ha ricordato i consistenti tagli subìti sul sociale, ma ha rivendicato che, a fronte dei contributi a pioggia del passato,  si riesca invece ad offrire servizi utili a più soggetti. “Il nostro obiettivo –ha aggiunto- non è quello di erogare contributi, quanto di dare centralità alle persone ed alla loro dignità. Progetti come quello varato oggi con il Club Cosenza del Rotary vanno in questa direzione”.
A rafforzare la sua visione, Alessandra De Rosa ha concluso citando una frase pronunciata nel 2012 da Papa Benedetto XVI in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato: “Milioni di persone sono coinvolte nel fenomeno delle emigrazioni, ma esse non sono numeri! Sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace”.
Dopo le domande dei giornalisti, in una sala affollata di rotariani e di significative presenze di immigrati con i loro bambini in braccio, una testimonianza, quella di Kinè, una giovane senegalese, che ha ringraziato il dott. Sicilia per il lavoro che da anni offre a favore delle immigrate che hanno bisogno del suo supporto medico, accettondo il solo compenso di un sorriso grato.

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Al “Rendano” il 25 marzo lo spettacolo “Il segno clinico di Alda”, sugli scritti di Alda Merini

Michele Caccamo, poeta calabrese di Taurianova, ricevette in dono dalla grande poetessa Alda Merini, con la quale aveva costruito un rapporto di solida amicizia e di continua corrispondenza, undici frammenti dattiloscritti, risalenti tutti agli anni del ricovero della Merini nell’ospedale psichiatrico di Taranto. Parole, frasi e deliri, dovuti alle cure subite negli anni, che Michele Caccamo ha lasciato in un cassetto per molto tempo, fino a quando non decise di rielaborarli per restituire loro quella forma di dignità poetica cui la Merini ci ha abituati. E lo ha fatto scrivendo “Il segno clinico di Alda” che ora è diventato uno spettacolo teatrale, in programma al Teatro “Rendano” di Cosenza lunedì 25 marzo, alle ore 20,30, dopo l’anteprima nazionale prevista per giovedì 21 marzo al “Cilea” di Reggio Calabria.
Lo spettacolo è promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria ed è patrocinato dall’Amministrazione comunale di Cosenza.
Soddisfazione per la tappa cosentina dello spettacolo è stata espressa dall’Assessore alla comunicazione Rosaria Succurro. “Rendere omaggio con questo spettacolo, concepito da un poeta calabrese, ad una delle più alte espressioni della poesia del nostro tempo come la compianta Alda Merini – afferma l’Assessore Succurro - è per il Comune di Cosenza motivo di orgoglio, ma anche una significativa occasione per riflettere doverosamente sulla grandezza del messaggio poetico della Merini, intriso di una forza e di un’espressività dirompenti che vanno dritte al cuore delle persone”.
Il testo, presentato nella sua riduzione teatrale, è un’accurata retrospettiva sul pensiero di Alda Merini con i contenuti maggiormente cari alla Poetessa: l’Amore, la Pazzia e la Religione. Sapientemente inserite all’interno della struttura drammaturgica del testo, nel rispetto del percorso tematico, sono le canzoni del cantautore Edoardo De Angelis che ha intrapreso con il poeta di Taurianova un percorso comune, finalizzato a far coesistere Poesia e Musica, e che ha partorito l’impegno del progetto “Parola d’autore”.
Al “Rendano” andrà in scena il dialogo che Caccamo ha immaginato, durante un viaggio, con la poetessa, proponendo un reading di poesie selezionate dalla raccolta integrale. A condividerne il palcoscenico, il cantautore Edoardo De Angelis e l’altra voce narrante, oltre quella del poeta di Taurianova, Luisella Pescatori che dà voce al pensiero della Merini e che firma l’adattamento teatrale. La regia de “Il segno clinico di Alda” è di Martino Palmisano che sottolinea come lo spettacolo rappresenti “un caleidoscopio di poesia, di musica, e di visioni, ispirato e dedicato alla poetessa che nel rifugio della poesia aveva trovato il bandolo della matassa, per sopportare quel labirinto buio che è stata la sua vita.
In un percorso immaginifico Alda Merini racconta a Michele Caccamo, il suo buio, la sua follia, il suo amore, il suo Dio, i suoi anni di manicomio, e quelle sue figlie partorite da un ventre di madre mutilata, che hanno reso poesia ogni suo istante di sopravvivenza, ed è quella stessa poesia che lo stesso autore ricostruisce,sulla base di frammenti avuti in dono dalla Merini, e ci consegna sulla scena.”
Il costo del biglietto è di 10 euro. Per informazioni e prenotazioni: prevendita@paroladautore.it

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“Con-Fido nel Cuore”: primo appuntamento con l’iniziativa benefica per il canile comunale di Donnici al centro commerciale “I 2 fiumi”

L’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Cosenza promuove la prima edizione di “Con-Fido nel Cuore”. Lo staff dell’Assessorato, supportato dai ragazzi del gruppo scout “Cosenza 3”, sabato 16 e domenica 17 marzo, dalle 16 alle 20, inviteranno i clienti dell’Interspar di piazza “G. Mancini” (presso il centro commerciale “I 2 fiumi”) a donare prodotti e medicinali da destinare ai fido del canile comunale di Donnici.
La struttura, riaperta a marzo 2012,  ospita un numero consistente di cani, che richiedono cure e attenzioni adeguate. Il canile è attivo anche sul web con il sito www.canilecosenza.it, la pagina Facebook (http://www.facebook.com/CanileCosenza) e l’account Twitter (@canilecosenza), dove è possibile reperire informazioni utili.
“Con-Fido nel Cuore” è  un’iniziativa volta a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della tutela degli animali e delle adozioni canine, ricordando che la generosità di ciascuno rappresenta una speranza per gli animali in difficoltà.

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“Fido t’affido” in fiera: le adozioni canine tornano in piazza il 16 marzo

L’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Cosenza promuove le adozioni canine con un’edizione straordinaria del “Fido t’affido” il 16 marzo, dalle 11 alle 13. In contemporanea con la tradizionale “Fiera di San Giuseppe”, in piazza “XI settembre” tornano alcuni quattro zampe del canile comunale di Donnici, pronti per essere adottati.
Il “Fido t’affido” è organizzato grazie al supporto del servizio veterinario dell’Asp – Cosenza e dei volontari Oipa e Lav, per sensibilizzare i cittadini al tema delle adozioni canine, facilitando l’incontro con i cuccioli.
È possibile aiutare gli ospiti del canile anche con un contributo volontario versato su conto corrente postale (n. 001003932629) o bancario (codice Iban IT68S0760116200001003932629): per tutte le informazioni in merito si rimanda la consultazione del sito internet (www.canilecosenza.it), della pagina Facebook (www.facebook.com/CanileCosenza) e del profilo Twitter (twitter.com/CanileCosenza) del canile.
La tutela degli animali e la lotta al randagismo migliorano la qualità della vita delle persone in termini di sicurezza, oltre a garantire una vita dignitosa ai migliori amici dell’uomo: per questa ragione è importante segnalare casi di maltrattamento, abbandono o fenomeni di randagismo al numero 0984 813909, per allertare l’intervento della Polizia Municipale e attivare la procedura di recupero.



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