In
relazione all’inchiesta “Black Money”, si trasmette nella sua stesura integrale
una dichiarazione del consigliere regionale dell’Udc Ottavio Gaetano Bruni.
Con
riferimento alle vicende relative all’ inchiesta denominata ‘Black Money’ che mi attribuisce determinati rapporti
‘amicali’ , suscitando in me grande stupore, ritengo siano
indispensabili alcune chiare precisazioni a tutela non solo della mia
onorabilità, come uomo e come politico - amministratore in tanti lunghi anni di
onestà, umile, trasparente, limpida attività, ma anche e soprattutto per
rassicurare, ancora oggi, molti,tantissimi amici cari che mi sono stati sempre
e mi sono ancora vicini con affetto e solidarietà.
Ferma
restando, comunque, come sempre, la massima fiducia e stima nelle forze
inquirenti e nella magistratura, non posso non precisare che:
1)
Non
ho mai conosciuto né direttamente né per interposte persone ambienti e /o
personaggi che hanno avuto problemi con la giustizia e che comunque
gravitano in ambienti delinquenziali;
2)
Non
ho mai avuto con gli stessi contatti
diretti o indiretti;
3)
Non
ho mai avuto alcun tipo di rapporto, quindi, né personale, né attraverso terzi,
né attraverso strumenti tecnologici quali telefoni fissi, cellulari, ecc.;
4)
Confermo,
certamente, di conoscere Aurelio Maccarone per essere stato, con me Presidente,
Consigliere provinciale per circa sette anni e per essersi candidato al
Consiglio Provinciale in una lista a me vicina nelle elezioni del 2008 nelle
quali io non ero candidato;
5)
Ribadisco
che questo rapporto mi ha convinto di trovarmi di fronte ad una persona leale ed un consigliere onesto
e laborioso. Dico ribadisco in quanto già in una mia relazione al Consiglio
Provinciale in data 05/07/2005 trasmessa, poi, a S.E. il Prefetto di Vibo
Valentia corredata di tutti gli allegati, ebbi modo di dire che conoscevo il
consigliere Maccarone Aurelio, eletto dal popolo, come giovane imprenditore
turistico serio, onesto e capace;
6)
Abbiamo
fatto tante campagne elettorali limpide e trasparenti con alterne fortune; ed
in questo contesto si inseriscono tanti messaggi telefonici come quello
intercettato a marzo 2010 a seguito della mia elezione a Consigliere regionale.
Era avvenuto infatti che, la sera dello scrutinio, alla notizia che non ero
stato eletto, in Provincia, almeno da cio’ che mi era stato riferito, alcuni
pseudo amici tra cui l’ex Presidente festeggiavano alla grande. Il giorno dopo,
invece, a seguito di conteggi definitivi che sancivano la mia elezione ho
chiamato il Maccarone per comunicargli la buona notizia invitandolo, come
reazione ai festeggiamenti della sera precedente, a comunicarlo a ‘quello’,
riferito al suo Presidente, il quale aveva lottato con tutte le sue forze per
non farmi eleggere. Qualsiasi altra interpretazione a questa telefonata è
semplicemente fuorviante;
7)
Le
mie campagne elettorali sono state improntate sempre alla massima trasparenza e
sobrietà e condotte sempre con l’aiuto e la vicinanza di tante, tantissime persone
umili, oneste e limpide, alle quali non cessero’ mai di essere grato,
rifiutandomi sempre di ricorrere ad eventuali ‘aiuti esterni’. Cosi è stato
anche nelle elezioni regionali del 2010, nelle quali , mi chiedo, dopo
circa dieci anni di Presidenza della
Provincia, senza tener conto di tanti altri incarichi importanti quali
Presidente del Consorzio industriale, Sottosegretario della Giunta Loiero e
capo di Gabinetto di Loiero stesso, era cosi difficile prendere 70 voti a
Limbadi su 1139 voti validi e 135 a S. Calogero su 1767 voti validi?
Tanto dovevo per esigenze di verità.
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