Subito dopo ha preso la parola il presidente Giuseppe Cosentino che ha evidenziato come si tratta di “ragazzi che daranno un grosso contributo al Catanzaro. Siamo convinti del loro valore. E poi nel calcio attuale bisogna essere oculati per non fallire come accade a molte società. Ecco perché abbiamo deciso di adottare anche una politica societaria equilibrata. Di certo, pensiamo di aver allestito una squadra importante all’altezza di una piazza come quella giallorossa. Se poi in queste settimane ci accorgeremo che manca qualcosa non ci tireremo indietro”.
E infine veniamo ai protagonisti della conferenza stampa. Alessandro Orchi, classe ‘93, proveniente dalla Roma con la formula della comproprietà. Il giovane e promettente calciatore, tra l’altro, è nel giro della Nazionale under 19, ed ha rappresentato un pilastro nel reparto difensivo della Roma “primavera”: “Essere qui per il sottoscritto è una grande responsabilità – ha commentato Orchi -. Mi hanno parlato bene della piazza e adesso sta a me dimostrare il mio valore”.
Nonostante il corteggiamento di club anche di categoria superiore, Matteo Pisseri si è detto felice di aver scelto Catanzaro poiché “c’è una società seria, una tifoseria importante e l’opportunità di avere anche una grande visibilità. Cosa dico a chi mi etichetta come l’erede di Buffon? Alla mia età lui già giocava in A. Di certo, sarebbe l’aspirazione di tutti i portieri arrivare a quei livelli”. Ricordiamo come Pisseri, nel recente passato, si sia guadagnato il titolo di miglior portiere della Lega Pro nelle fila del Renate (dove nello scorso torneo di seconda divisione, girone A, ha collezionato 33 presenze con 38 reti al passivo). Ventun anni da compiere, è cresciuto nel settore giovanile del Parma e sulle sue qualità i dirigenti ducali sono pronti a scommettere ad occhi chiusi come del resto i massimi esponente dell’Uesse, tant’è che è arrivato in prestito con diritto di riscatto per le Aquile e controriscatto per il club ducale.
Capitolo Stefano D’Agostino. Vanta origini calabresi per il padre nativo di Siderno e per lui, quello in prima divisione, sarà un ritorno. Infatti, dopo averlo fatto con la maglia della Triestina nella scorsa stagione, tornerà a calcare i campi della Prima divisione, questa volta con il Catanzaro, il giovane e talentuoso centrocampista offensivo Stefano D’Agostino, genovese doc, classe ‘92, cresciuto nel settore giovanile della Sampdoria, che è giunto in Calabria con la formula della comproprietà. La Sampdoria dopo averlo dato in prestito nella passata stagione alla Triestina (per lui sette presenze coi giuliani) ne ha ceduto la metà del cartellino all’Uesse. “Sono un attaccante duttile – si è descritto così – anche se preferisco giocare al centro da trequartista. Il torneo di prima divisione è difficile, per averlo già affrontato, ma qui ci sono tutte le carte in regola per disputarlo nel migliore dei modi, tra l’altro in una piazza importante e con una tifoseria meravigliosa”.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.