Nella serata di ieri, personale della Squadra
Mobile, ha tratto in arresto SERGI Antonino, alias “il dottore”, nato a
Fiumara il 05.10.1948, residente in
Reggio Calabria, pregiudicato, sottoposto arresti domiciliari, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in
carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria a conclusione di un’articolata attività di
indagine del predetto Ufficio,in
quanto responsabile, in concorso con persona rimasta ignota, dei delitti di furto
aggravato dal mezzo fraudolento, commesso con destrezza e dall’avere profittato
della minorata capacità di difesa dell’anziana vittima, dall’avere simulato la
qualità di incaricato di un pubblico servizio, nella specie medico in servizio
presso il locale ospedale Morelli; nonché responsabile di avere commesso il delitto
di cui sopra evadendo dal regime degli arresti domiciliari cui era sottoposto.
Preliminarmente deve dirsi che il
presente provvedimento restrittivo cautelare, scaturito a conclusione di una
laboriosa attività di indagine condotta dagli investigatori della Squadra
Mobile, prendeva le mosse da una dettagliata denuncia di un’anziana donna, la
quale evidenziava che, la mattina del 22 marzo u.s., mentre era in attesa alla
fermata dell’autobus di questo Viale Europa, veniva avvicinata da un soggetto,
rimasto ignoto, che le chiedeva se conoscesse un’associazione di beneficenza,
con sede in Reggio Calabria, cui devolvere una somma di denaro. Immediatamente
si intrometteva nel dialogo il SERGI che, affermando di essere un medico in
servizio presso l’ospedale Morelli e di occuparsi in particolare del
trasferimento di medicinali in Africa, asseriva di conoscere la onlus cercata
dal suo complice, offrendosi nella circostanza di accompagnarlo nella relativa
sede, insieme alla vittima designata. Dopo che il complice del SERGI aveva
manifestato l’intenzione di devolvere del denaro, previo giuramento di fedeltà,
ad un’associazione con sede nel quartiere cittadino di Sant’Antonio, di cui si
occupava lo stesso SERGI, anche l’anziana vittima manifestava la volontà di
fare altrettanto per aiutare la propria nuora, in quanto bisognosa perché
vedova e madre di tre figli minorenni. A quel punto il SERGI, fingendo di
contattare telefonicamente per un appuntamento un notaio che avrebbe curato
celermente la redazione degli atti, unitamente al proprio complice, avvertiva
la vittima che per assicurare la certezza del trasferimento del denaro in
favore della nuora tramite la onlus, avrebbe dovuto aprire un apposito conto corrente,
depositando la somma che la vittima intendeva devolvere. Pertanto, la vittima
prelevava dalla propria abitazione i risparmi ammontanti alla somma di 10200,00
euro in contanti e li consegnava al “medico”, il quale, sempre unitamente al
proprio complice, accompagnava la vittima prima presso un tabacchino alfine di
acquistare una marca da bollo necessaria per gli atti da formalizzare
successivamente dal notaio. Ma, una volta che la vittima scendeva dall’auto dei
due malfattori, gli stessi si allontanavano portando via il denaro che la
vittima aveva incautamente lasciato a bordo della loro vettura.
Considerato il modus operandi
attuato dai malfattori, alla vittima veniva fatto visionare un apposito album
fotografico contenente tra le altre la foto del SERGI, in quanto noto a questi
uffici per essere un soggetto dedito a truffe particolarmente articolate, quale
quella patita dall’anziana signora. Quest’ultima, infatti, premiando lo sforzo
investigativo compiuto dal personale della Squadra Mobile, senza alcuna esitazione,
mostrava di riconoscere la foto riproducente l’effige del SERGI, precisando,
nell’occasione, di avere notato che il malfattore fosse privo di un molare
nella parte sinistra dell’arcata dentaria superiore. Al che, personale di
quest’Ufficio, in nel corso di una mirata perquisizione presso l’abitazione del
SERGI, aveva modo di appurare quanto dichiarato dalla vittima. Immediatamente,
il personale operante conduceva negli uffici della Questura il SERGI e la
persona offesa procedeva alla sua individuazione personale, riconoscendolo,
attraverso un vetro-specchio, per ben tre volte, fra le persone presenti,
nonostante cambiassero posizione. Pertanto, acquisiti sufficienti e decisivi
elementi a carico del SERGI, veniva deferito all’autorità giusdiziaria per i reati
commessi, contestando al medesimo anche l’aggravante di avere perpetrato il
descritto delitto anche evadendo dagli arresti domiciliari cui il reo era
sottoposto, nell’ambito di altro procedimento penale, in ordine al reato di
partecipazione ad associazione a delinquere dedita alla commissione di reati
contro il patrimonio, misura che aveva ottenuto dopo l’originaria ordinanza di
custodia cautelare in carcere.
Pertanto, in esecuzione del
provvedimento emesso all’esito delle indagini esperite dalla Squadra Mobile, al
SERGI, già sindaco di Fiumara e pluripregiudicato per reati contro il
patrimonio, veniva revocata la misura degli arresti domiciliari e tratto nuovamente
in arresto, quindi associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.
Al
fine di scongiurare altri fatti analoghi si invitano, pertanto, tutti i
cittadini a segnalare alle Forze
dell’Ordine eventuali casi simili o comunque dubbi.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.