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sabato 21 luglio 2012

Reggio Calabria: arrestato Antonino Sergi, detto "il dottore"


  Nella serata di ieri, personale della Squadra Mobile, ha tratto in arresto SERGI Antonino, aliasil dottore”, nato a Fiumara il 05.10.1948, residente in Reggio Calabria, pregiudicato, sottoposto arresti domiciliari, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria  a conclusione di un’articolata attività di indagine del predetto Ufficio,in quanto responsabile, in concorso con persona rimasta ignota, dei delitti di furto aggravato dal mezzo fraudolento, commesso con destrezza e dall’avere profittato della minorata capacità di difesa dell’anziana vittima, dall’avere simulato la qualità di incaricato di un pubblico servizio, nella specie medico in servizio presso il locale ospedale Morelli; nonché responsabile di avere commesso il delitto di cui sopra evadendo dal regime degli arresti domiciliari cui era sottoposto.
            Preliminarmente deve dirsi che il presente provvedimento restrittivo cautelare, scaturito a conclusione di una laboriosa attività di indagine condotta dagli investigatori della Squadra Mobile, prendeva le mosse da una dettagliata denuncia di un’anziana donna, la quale evidenziava che, la mattina del 22 marzo u.s., mentre era in attesa alla fermata dell’autobus di questo Viale Europa, veniva avvicinata da un soggetto, rimasto ignoto, che le chiedeva se conoscesse un’associazione di beneficenza, con sede in Reggio Calabria, cui devolvere una somma di denaro. Immediatamente si intrometteva nel dialogo il SERGI che, affermando di essere un medico in servizio presso l’ospedale Morelli e di occuparsi in particolare del trasferimento di medicinali in Africa, asseriva di conoscere la onlus cercata dal suo complice, offrendosi nella circostanza di accompagnarlo nella relativa sede, insieme alla vittima designata. Dopo che il complice del SERGI aveva manifestato l’intenzione di devolvere del denaro, previo giuramento di fedeltà, ad un’associazione con sede nel quartiere cittadino di Sant’Antonio, di cui si occupava lo stesso SERGI, anche l’anziana vittima manifestava la volontà di fare altrettanto per aiutare la propria nuora, in quanto bisognosa perché vedova e madre di tre figli minorenni. A quel punto il SERGI, fingendo di contattare telefonicamente per un appuntamento un notaio che avrebbe curato celermente la redazione degli atti, unitamente al proprio complice, avvertiva la vittima che per assicurare la certezza del trasferimento del denaro in favore della nuora tramite la onlus, avrebbe dovuto aprire un apposito conto corrente, depositando la somma che la vittima intendeva devolvere. Pertanto, la vittima prelevava dalla propria abitazione i risparmi ammontanti alla somma di 10200,00 euro in contanti e li consegnava al “medico”, il quale, sempre unitamente al proprio complice, accompagnava la vittima prima presso un tabacchino alfine di acquistare una marca da bollo necessaria per gli atti da formalizzare successivamente dal notaio. Ma, una volta che la vittima scendeva dall’auto dei due malfattori, gli stessi si allontanavano portando via il denaro che la vittima aveva incautamente lasciato a bordo della loro vettura.

           Considerato il modus operandi attuato dai malfattori, alla vittima veniva fatto visionare un apposito album fotografico contenente tra le altre la foto del SERGI, in quanto noto a questi uffici per essere un soggetto dedito a truffe particolarmente articolate, quale quella patita dall’anziana signora. Quest’ultima, infatti, premiando lo sforzo investigativo compiuto dal personale della Squadra Mobile, senza alcuna esitazione, mostrava di riconoscere la foto riproducente l’effige del SERGI, precisando, nell’occasione, di avere notato che il malfattore fosse privo di un molare nella parte sinistra dell’arcata dentaria superiore. Al che, personale di quest’Ufficio, in nel corso di una mirata perquisizione presso l’abitazione del SERGI, aveva modo di appurare quanto dichiarato dalla vittima. Immediatamente, il personale operante conduceva negli uffici della Questura il SERGI e la persona offesa procedeva alla sua individuazione personale, riconoscendolo, attraverso un vetro-specchio, per ben tre volte, fra le persone presenti, nonostante cambiassero posizione. Pertanto, acquisiti sufficienti e decisivi elementi a carico del SERGI, veniva deferito all’autorità giusdiziaria per i reati commessi, contestando al medesimo anche l’aggravante di avere perpetrato il descritto delitto anche evadendo dagli arresti domiciliari cui il reo era sottoposto, nell’ambito di altro procedimento penale, in ordine al reato di partecipazione ad associazione a delinquere dedita alla commissione di reati contro il patrimonio, misura che aveva ottenuto dopo l’originaria ordinanza di custodia cautelare in carcere.

             Pertanto, in esecuzione del provvedimento emesso all’esito delle indagini esperite dalla Squadra Mobile, al SERGI, già sindaco di Fiumara e pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, veniva revocata la misura degli arresti domiciliari e tratto nuovamente in arresto, quindi associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

            Al fine di scongiurare altri fatti analoghi si invitano, pertanto, tutti i cittadini  a segnalare alle Forze dell’Ordine eventuali casi simili o comunque dubbi.

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